Kazimir Malevi?

Kazimir Malevi? (in polacco Kazimir Malewicz, 1879- 1935), nato a Kiev da una famiglia polacca, studiò arte a Kiev e a Mosca, dove si interessò alle ultime tendenze del simbolismo e del post-impressionismo. Dal 1910 si avvicinò ai gruppi dell’avanguardia cubofuturista tra Mosca e San Pietroburgo e nel 1913 disegnò le scenografie per la programmatica pièce futurista Vittoria sul sole. Negli anni successivi si allontanò però dai movimenti artistici cui aveva aderito e sviluppò una propria peculiare visione dell’arte figurativa, incarnata, a partire dal 1915, nel “suprematismo”, “arte nonoggettiva” per eccellenza, fatta di forme geometriche stilizzate all’estremo e colori che da soli dominavano la tela dipinta. I suoi “quadrati” segneranno una tappa fondamentale nella storia dell’arte del Novecento. Dopo la Rivoluzione si dedicò a un’intensa attività didattica presso i nuovi istituti artistici fondati dal governo bolscevico, all’elaborazione di progetti legati all’architettura e all’urbanistica (non senza scontrarsi con le spinte coeve dei costruttivisti) e, soprattutto, alla formulazione teorica del suo credo artistico. Vittima, a cavallo tra gli anni ’20 e ’30, di un violento ostracismo, morì di cancro a Leningrado nel 1935.

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