Erving Goffman
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Erving Goffman (1922-1982) è considerato uno dei sociologi più conosciuti e più autorevoli del ‘900. Discendente della seconda scuola di Chicago, ha innovato profondamente la sociologia, con un approccio che unisce etnografia urbana e speculazione teorica. È celebre soprattutto per la teoria drammaturgica e per le ricerche sulle istituzioni totali, ma la sua produzione sociologica è stata assolutamente eclettica e ha spaziato dall’interazione strategica all’analisi sociolinguistica. Tra le opere tradotte in italiano: La vita quotidiana come rappresentazione (1969); Il rituale dell’interazione (1988); L’interazione strategica (1988); Frame Analysis. L’organizzazione dell’esperienza (2001); Stigma (2003); Asylums (2010). Con Mimesis gli inediti Rappresentazioni di genere (2015) e Condizioni di Felicità (2015)