Classici delle Scienze Sociali
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Classici delle Scienze Sociali

L’opportunità della cooperazione tra le scienze sociali sembrerebbe talmente scontata da rendere pleonastica ogni discussione. Allo stesso modo potrebbe apparire ovvio che la riflessione delle scienze sociali non scivoli nell’estemporaneità del presente, ma poggi e riposi sulle spalle dei giganti. Eppure né la cooperazione fra le scienze sociali, né l’approfondimento delle loro basi a partire dai relativi classici possono dirsi dominanti nella riflessione epistemologica, teorica e metodologica contemporanea. Forse è proprio l’ovvietà di questi assunti a farli rimanere sullo sfondo, negando specifici approfondimenti.

Così, da un lato, si invoca l’interdisciplinarietà ma la conoscenza sociale resta fondamentalmente divisa, quando non confinata, in steccati disciplinari molto rigidi, quale conseguenza di una intramontabile specializzazione del sapere sempre più parcellizzato. Dall’altro, si citano in maniera frammentata e dispersa illustri pensatori antichi e moderni, ma la conoscenza sociale appare sempre più ancorata al presente, intenta a considerare i problemi solo nell’ambito del proprio tempo e semmai a rompere con il (o gli errori del) passato attraverso l’organizzazione del presente. Ciò sempre più alla luce di un razionalismo astratto e matematico che per sua natura ripudia la considerazione storica e fondato sulla convinzione, retaggio mai superato delle scienze naturali, che si possa conoscere solo ciò che è misurabile.

Ed è singolare che questo accada proprio nell’epoca che maggiormente conosce l’interdipendenza tra le dimensioni sociali, anche in termini di complessità, e che sperimenta l’intensificazione e l’accelerazione dei processi, per loro natura molto più storici, variegati e concreti di qualsiasi modello estemporaneo, uniforme e ideale di società.

Alla luce di questo quadro, la presente collana intende puntare sull’integrazione tra le scienze sociali, al di là di ogni parcellizzazione specialistica del sapere, come anche di ogni tendenza all’uniformità che le riporti a una piattaforma univoca di conoscenza, e attraverso lo studio dei classici che non sia dottrinarismo o anticipazione divinatoria, né carrellata di autori, ma storia dei problemi, delle loro origini e dei loro sviluppi più contemporanei.

Direzione scientifica

Roberta Iannone (Sapienza, Università di Roma)

Comitato scientifico

Christopher Adair Toteff (University of South Florida), Maurizio Bach (University of Passau), Andrea Borghini (Università di Pisa), Davide Borrelli (Università degli Studi Suor Orsola Benincasa), Alessandro Cavalli (Università di Pavia), Paolo de Nardis (Sapienza, Università di Roma), Fabrizio Fornari (Università degli Studi G. D’Annunzio, Chieti-Pescara), Carmelo Lombardo (Sapienza, Università di Roma), Massimo Pendenza (Università degli Studi di Salerno), Giuseppe Ricotta (Sapienza, Università di Roma), Ambrogio Santambrogio (Università degli Studi di Perugia), Francesco Sidoti (Università de L’Aquila), Patrick Tacussel (Université Paul Valéry Montpellier).

 

Comitato di redazione

Romina Gurashi (Sapienza, Università di Roma), Ilaria Iannuzzi (Sapienza, Università di Roma), Melissa Sessa (Sapienza, Università di Roma)