Giorgio Brianese

L'arco e il destino

Interpretazione di Michelstaedter

Informazioni
Collana: Filosofie
2010, 216 pp.
ISBN: 9788857500010
Opzioni di acquisto
 Edizione cartacea  € 17,00
Momentaneamente non disponibile Momentaneamente non disponibile Momentaneamente non disponibile
 Print on Demand  € 17,00
Acquista da Acquista da Acquista da
Sinossi

Leggere Michelstaedter significa fare i conti con un pensatore che, percorrendo da «povero pedone» le vette della speculazione filosofica degli antichi e dei moderni, a ogni passo eccede i confini del sapere filosofico e ci invita a fare i conti con il senso dell’essere e la verità della nostra vita. Significa però anche ingaggiare un vero e proprio corpo a corpo con la sua scrittura particolarissima, la quale, come ogni altra, è rettorica, eppure tenta di dire l’indicibile, di pronunciare la parola impossibile della persuasione venendo «a ferri corti con la vita». «Sei persuaso o no di ciò che fai?», chiede inesorabile la voce di Michelstaedter. Interpretare il suo pensiero significa prima d’ogni altra cosa comprendere il senso di quella domanda e azzardare, anzitutto per se stessi, una risposta. In essa traspaiono infatti la via che può condurre alla pienezza della vita e quella che ci inchioda al nichilismo e alla disperazione.

 

Carlo Michelstaedter nacque a Gorizia il 3 giugno 1887. Conclusi nel 1905 gli studi presso lo Staatsgymnasium della città natale, si iscrisse alla facoltà di Matematica a Vienna, decidendo poi di frequentare l’Istituto di Studi Superiori di Firenze. Nelle sue opere e nella vitalità dei suoi gesti si espressero un’intelligenza e una sensibilità fuori dall’ordinario e una tensione inesauribile verso la Persuasione. Nel primo pomeriggio del 17 ottobre 1910, conclusa la stesura della tesi di laurea, Michelstaedter si tolse la vita con un colpo di rivoltella.

 

Giorgio Brianese insegna Ontologia dell’esistenza e Propedeutica filosofica all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Oltre che del pensiero di Michelstaedter, si è occupato del problema del metodo in filosofia, del rapporto tra volontà, verità e dolore nella filosofia moderna e contemporanea, delle valenze filosofiche della pagina letteraria, pubblicando lavori su Platone, Spinoza, Descartes, Schopenhauer, Dostoevskij, Nietzsche, Gentile, Popper, Severino. Per Mimesis ha curato un’edizione commentata della Volontà di potenza di Nietzsche.