Essere e non-essere è la prima interpretazione integrale in lingua italiana della Scienza della Logica di Hegel. Non un commentario, ma una lettura sistematica di Dottrina dell’essere, Dottrina dell’essenza e Dottrina del concetto, svolta seguendo il filo conduttore della dialettica. Segnatamente nel capolavoro di Hegel è individuato il più straordinario tentativo moderno di fondazione della dialettica come scienza della contraddizione. L’intento più generale è confutare una ormai più che secolare tradizione di interpretazioni dell’idealismo come soggettivismo, razionalismo, formalismo, quando non addirittura nichilismo; una tradizione che particolarmente nel ’900 ha infirmato in radice il progetto moderno e che ancor oggi è fonte di gravi equivoci ed errori. Per questo la seconda parte del saggio è una critica dei critici novecenteschi di Hegel che investe Heidegger come Severino, il pensiero laico come quello cattolico, fino ad un ultimo denso capitolo riservato al marxismo.
Fabio Vander (Roma 1958), laureato in filosofia con Gennaro Sasso e in scienze politiche con Pietro Scoppola, lavora presso il Senato della Repubblica. Fra i suoi lavori filosofici: Metafisica della guerra (Milano 1995), L’estetizzazione della politica (Bari 2001), Contraddizione e divenire (Milano 2005), Critica della filosofia italiana contemporanea (Genova-Milano 2007).