Publio Cornelio Tacito

Le auree sentenze

Informazioni
A cura di: Maria Salanitro

Collana: I cabiri
2010, 83 pp.
ISBN: 9788857501789
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Sinossi

In tutte le opere di Tacito si coglie il grande impegno dello storico nel ricostruire, attraverso minuziose indagini, la veridicità dei fatti narrati. Ma ciò che più avvince il lettore è la sua capacità di trasformare la narrazione storica in una rappresentazione viva e diretta al punto che possiamo accostarla all’arte pittorica e alla drammaturgia. Ottimi i risultati che riesce a raggiungere nella caratterizzazione dei personaggi, uno stile che si estende persino alle rappresentazioni dei luoghi, come quando fa la storia della città di Cremona, dopo averci fatto assistere alla sua distruzione. Particolarmente originale e commossa la narrazione dell’incendio del Campidoglio. E su tutto domina la sua preoccupazione e il suo accoramento per l’offuscamento della coscienza morale e civile nella società contemporanea.

 

Maria Salanitro Scavuzzo ha insegnato Letteratura Latina nella Facoltà di Lettere e Filosofia all’Università di Roma “La Sapienza”. Dopo aver pubblicato una traduzione con commento della Consolazione a Marcia di L. Anneo Seneca (Ed. Dell’Ateneo, Roma 1965), si è dedicata allo studio del genere comico nel mondo latino. Per la stessa casa editrice ha curato dei contributi esegetici e linguistici sulle Menippee di Varrone, pubblicati nel 1990. Ha curato i poeti arcaici (Livio Andronico, Nevio ed Ennio) nell’Antologia della Poesia Latina edita da Mondadori (1993) nella collana “I Meridiani”. In varie riviste sono apparsi numerosi saggi sul Satyricon di Petronio e sugli epigrammi di Marziale. Recentemente ha sostenuto l’autenticità di un’elegia attribuita a Cornelio Gallo (914 R.) in due articoli pubblicati dalla rivista “Maia” nel secondo e terzo fascicolo del 2008.

 

Publio Cornelio Tacito (55 - 117 d.C.), storico e senatore romano, ha lasciato una testimonianza fondamentale della realtà politica e sociale del suo tempo attraverso le sue due opere principali: gli Annales e le Historiae.