Come rapportarsi al passato? Quale il ruolo della memoria oggi? In che modo la politica può e deve fare i conti con la storia? Sono le domande che attraversano questo testo, nel quale vengono analizzate le principali concezioni della memoria esplicitamente o implicitamente operanti nell'immaginario collettivo attuale, con l'intento di dimostrare che, nei molteplici appelli enfaticamente volti al recupero del passato, alla salvaguardia del ricordo etc., sono presenti presupposti di carattere apertamente ideologico. Come l'autore ha segnalato in diversi altri lavori, la memoria non solo non dev'essere considerata un fine in se stessa, ma, al contrario, deve trovare la sua specifica articolazione misurandosi con l'ordine dei progetti e degli scopi. E' questo il nucleo di fondo anche del presente scritto, che tenta di porre la questione del nesso necessario fra un discorso intorno alla storia e l'attività politica in quanto tale - nesso il cui senso non può essere né occultato, né in alcun modo eluso. Come annuncia il sottotitolo stesso del libro: "La priorità della politica sulla storia".
Manuel Cruz, docente di Filosofia contemporanea all'Università di Barcellona, è autore di più di venti libri e curatore di una decina di volumi collettanei. In traduzione italiana sono apparsi: Farsi carico (Meltemi, Roma 2005), Narratività: la nuova sintesi (La Città del Sole, Napoli 2007), Come fare cose con i ricordi (Casini Ed., Roma 2009) e I brutti scherzi del passato (Bollati Boringhieri, Torino 2010). Collabora abitualmente a «El País» di Madrid, a «La Vanguardia» di Barcellona e al «Clarín» di Buenos Aires.