Ibn Arabi

I nomi più belli di Dio

Lo svelamento del segreto sul loro significato

Informazioni
Traduzione di: Pablo Beneito Arias

Collana: Simorg
2011, 174 pp.
ISBN: 9788857504872
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Sinossi

Quale significato possiedono ognuno dei cosiddetti «nomi più belli di Dio» e perché l’uomo ne abbisogna? Secondo una tradizione profetica Adamo fu creato a immagine di All?h e costituisce la sintesi microcosmica della creazione: è lo specchio in cui Si contempla la Realtà divina ed è anche la pupilla dell’occhio con cui vede. Dio era, allora, un Tesoro Nascosto e volle farSi conoscere, creando l’uomo. Ma l’uomo in realtà non può conoscere direttamente il suo Creatore, perché non è concettualizza bile. Perciò All?h gli ha insegnato i Suoi nomi più belli tramite la rivelazione, perchè con essi Lo invocasse e Lo ricordasse. Ibn A? rab? è stato uno dei più grandi filosofi mistici di ogni tempo. La sua influenza non conosce tuttora il confine dell’Islam e si estende così all’Occidente cristiano, contribuendo in tal senso a tener viva quella autentica philosophia perennis che, altro non è, se non la risposta umana all’edenica domanda divina: «Adamo dove sei?». Egli è anche conosciuto in Occidente come Doctor Maximus e nei paesi islamici con i titoli di Mu?y?dd?n, «Colui che rivivifica la religione» e di «al-Šaykh al-Akbar, «il più grande Maestro». Ha studiato a Siviglia e Ceuta. La sua produzione è sterminata: si contano circa 239 opere di vario genere, fra cui, a titolo meramente introduttivo, citiamo: al-Fut??at al-Makkiyya f? ma?rifat asr?r al-malikiyya wa-l-mulkiyya e Fus?s al-?ikam wa-khus?s al-kilam.

 

Pablo Beneito Arias è professore al Dipartimento di Filologia Comparata dell’Università di Siviglia, dove dirige un gruppo di ricerca sulla “Conoscenza nell’Andalusia”. Insigne studioso dell’opera akbariana, può vantare numerose pubblicazioni sia in lingua spagnola che inglese. Di cui citiamo soltanto i libri: Mujeres de Luz, Madrid, 2001; Los Nombres de Dios en la Obra de Mu?y?dd?n Ibn al-Arab?, Madrid, 2001; Las Contemplaciones de los Misterios, Murcia, 2003; An Unknown Akbarian of the Fourteenth Century, Kyoto, 2000; Ibn A? rab?: the Seven Days of the Heart, Oxford, 2000; Poesia Sufi, Casablanca, 1999. Senza citare tutte le sue collaborazioni con varie e prestigiose riviste, che si tralasciano per il timore di ometterne qualcuna.