Francesco Paparella

Imago e Verbum

Filosofia dell’immagine nell’alto Medioevo

€ 24,00

Francesco Paparella

Imago e Verbum

Filosofia dell’immagine nell’alto Medioevo

Informazioni
Collana: Filosofie
2011, 284 pp.
ISBN: 9788857505381
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 Edizione cartacea  € 24,00
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Sinossi

Per comprendere a fondo il concetto di “civiltà delle immagini”, con il quale si definisce (spesso in modo frettoloso) il mondo contemporaneo, e quello di “cultura iconica” è necessario indagare le radici antiche del tema dell’immagine. Si tratta di una questione complessa, che nel pensiero occidentale risulta costituita da una molteplicità di filoni d’indagine e sotto-problematiche: dal dibattito teologico sull’iconoclastia, alla riflessione medica sui fenomeni onirici, sino alle speculazioni metafisiche intorno agli strumenti più adeguati per conoscere il Vero. Questo libro cerca di ricostruire una parte di tale affascinante percorso filosofico e culturale, da alcuni anni al centro di numerosi dibattiti, soffermandosi su un momento della filosofia dell’immagine occidentale sino a poco tempo fa poco noto e tutt’oggi non adeguatamente indagato dai diversi studi che hanno come tema la storia del concetto del segno iconico: l’alto Medioevo. Il testo ricostruisce così la filosofia dell’immagine nel mondo carolingio, prendendo in considerazione le varie tradizioni disciplinari (filosofia, teologia, dibattito politico, riflessione liturgica...) nelle quali si può trovare traccia, tra l’VIII e il X secolo, di un’indagine sull’immagine. Mediante un confronto con i materiali documentali e con alcune espressioni artistiche peculiari del periodo prescelto, il libro articola il tema in questione in alcune sotto-problematiche (analisi filosofica sui processi cognitivi legati alla visio, problemi semiotici dell’immagine, questioni teologiche connesse alla venerazione delle icone), fornendo una propria lettura delle ragioni (ideologiche oltre che speculative) per la dura critica che il mondo alto-medievale sviluppa nei confronti del segno iconico. La storia della civiltà elaborerà nel corso dell’età di Mezzo giudizi molto meno severi sull’immagine, ma la riflessione carolingia su questo tema deve essere considerata come elemento imprescindibile per comprendere il futuro della cultura iconica occidentale.

 

Francesco Paparella nasce a Venezia nel 1974. Si laurea in filosofia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Vince nel 2002 una borsa di studio per il dottorato in Comunicazione e nuove tecnologie presso l’università IULM di Milano. Nel 2005 diviene assegnista di ricerca presso la stessa università all’interno del progetto Origini antiche e medievali del pensare occidentale coordinato dalla professoressa Maria Bettetini. Dal 2010 è professore a contratto presso l’università di Udine. I suoi interessi di studio vanno dalla storia della metafisica tra tardaantichità e alto Medioevo alla filosofia dell’immagine. Fra le sue pubblicazioni: Proclo Licio Diadoco, Tre opuscoli. Provvidenza, libertà, male, Milano, 2004; Francesco Paparella, Il simbolismo neoplatonico. Il caso di Giovanni Eriugena, Milano, 2008; Anonimo [Gilberto Porretano], Il libro dei sei princìpi, Milano, 2009.