Elena Irrera
Il bello come casualità metafisica in Aristotele
Può la ricerca della bellezza orientare la strutturale tensione dell’uomo verso la conoscenza? Può la bellezza stessa offrire una via d’accesso alla struttura e alla comprensione umana del bene? Il presente studio si propone di rispondere a tali quesiti offrendo un parziale tentativo di ricostruzione del ruolo giocato dal bello (to kalon) nella metafisica e cosmologia aristoteliche. Verrà inoltre presentato un caso particolare che, a giudizio dell’autrice, rende particolarmente visibile l’applicazione della nozione del “bello” (concepita come vera e propria forma di “causalità”), ad una sfera di carattere squisitamente pratico: quella dell’azione legislativa virtuosa descritta in alcuni frammenti del Protreptico. Scopo del libro è quello di mostrare che il bello, anziché costituire una statica proprietà degli oggetti, si rivela un fattore attivamente operante in natura, prefigurando per di più la possibilità di un agire pratico umano improntato alla contemplazione intellettuale dei princìpi di bellezza.
Elena Irrera si è laureata in filosofia presso l’Università degli Studi di Bologna, e ha conseguito un PhD in filosofia antica presso l’Università di Durham (Regno Unito). In seguito, ha lavorato come Lecturer all’università di Warwick (Regno Unito), dove ha tenuto corsi di filosofia antica e di etica moderna e contemporanea. Ha pubblicato numerosi articoli su Platone e Aristotele in riviste italiane ed internazionali. Una sua seconda monografia, intitolata Sulla bellezza della vita buona. Fini e criteri dell’agire umano in Aristotele, è di prossima pubblicazione (casa editrice Rocco Carabba). Attualmente collabora con l’Università di Bologna in veste di cultrice della materia.