Johann Gottlieb Fichte
Lezioni sulla destinazione del dotto (1811) La Dottrina della Scienza, esposta nel suo profilo generale (1810)
Johann Gottlieb Fichte
Lezioni sulla destinazione del dotto (1811) La Dottrina della Scienza, esposta nel suo profilo generale (1810)
Le Lezioni sulla destinazione del dotto rappresentano la versione della Sittenlehre für Gelehrte tenuta da Fichte nel 1811 presso l’Università di Berlino. Inquadrate al livello dell’elaborazione dottrinale raggiunta nel biennio precedente, le conferenze si arricchiscono con la descrizione della figura dell’artista, tracciata con ideale riferimento all’incontro tra il filosofo e Beethoven.
La Dottrina della Scienza, esposta nel suo profilo generale riporta il contenuto della Schlußvorlesung del corso concluso nell’inverno 1810 nella stessa università. Essa rappresenta un contributo prezioso, nell’intero itinerario produttivo fichtiano: è la presentazione, in sintesi, dell’intera Dottina della Scienza, nel Mittelpunkt speculativo a cavallo tra gli anni 1809 e 1811.
Il volume ricostruisce integralmente le due opere a livello testuale, identificando un tessuto teoretico comune, nel quadro di un reciproco intreccio, fondativo e tematico.
Johann Gottlieb Fichte (1762 – 1814) è tra i massimi pensatori della tradizione filosofica classica tedesca. La pubblicazione del suo Fondamento dell’intera Dottrina della Scienza (1794) inaugura la stagione dell’idealismo, fissando nuovi canoni teoretici e compiti d’applicazione pratica per la filosofia del tempo, verso il superamento delle impasses kantiane. Divenuto rettore dell’Università di Berlino, l’incessante sviluppo e la minuziosa revisione delle esposizioni del sistema speculativo non smetteranno di porre il filosofo a confronto con i grandi pensatori a lui contemporanei, quali Hegel, Schelling e Jacobi.
Enrico Martini si è laureato presso l’Università degli Studi di Padova. Ha perfezionato lo studio della filosofia classica tedesca alla Ludwig - Maximilian Universität di Monaco di Baviera. A partire dall’interesse precipuo per le opere di I. Kant e J. G. Fichte, con particolare attenzione alla loro ricezione contemporanea, la sua ricerca si è ampliata verso la filosofia tedesca e francese del Novecento.
Johann Gottlieb Fichte (1762 – 1814) è tra i massimi pensatori della tradizione filosofica classica tedesca. La pubblicazione del suo Fondamento dell’intera Dottrina della Scienza (1794) inaugura la stagione dell’idealismo, fissando nuovi canoni teoretici e compiti d’applicazione pratica per la filosofia del tempo, verso il superamento delle impasses kantiane. Divenuto rettore dell’Università di Berlino, l’incessante sviluppo e la minuziosa revisione delle esposizioni del sistema speculativo non smetteranno di porre il filosofo a confronto con i grandi pensatori a lui contemporanei, quali Hegel, Schelling e Jacobi.