Poteri criminali e crisi della democrazia

Informazioni
Collana: Eterotopie
2011, 470 pp.
ISBN: 9788857507156
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Sinossi

Il rapporto tra economia, politica e poteri criminali è uno degli aspetti più interessanti e controversi della storia della democrazia italiana. Nonostante la presenza di numerose ricerche e pubblicazioni sul tema, restano ancora molti elementi da approfondire e da sottoporre a una seria e sistematica analisi scientifica. Partendo da queste premesse, il volume prova ad esplorare le relazioni tra organizzazioni criminali mafiose, mondo della politica, sistema produttivo e mondo dell’informazione, cercando di individuare e comprendere le caratteristiche di un sistema di poteri in cui è sempre più tenue il confine tra lecito e illecito. Perché da un lato, le mafie trovano sempre maggiori e più complesse forme di compenetrazione con la politica e con l’economia; d’altro lato, le istituzioni non sempre riescono ad attivarsi per garantire presidio e trasparenza dei processi decisionali pubblici. Attraverso letture interdisciplinari e comparate sui legami tra criminalità dei colletti bianchi, mafie, corruzione politica, controllo dell’informazione e sistemi di riciclaggio di capitali di illecita provenienza, il testo analizza gli effetti prodotti da tali legami sulla democrazia del nostro Paese e sul suo sistema di relazioni internazionali. Nell’attuale scenario caratterizzato da una profonda crisi della rappresentanza e da una generale disaffezione dei cittadini per la politica, esso cerca anche di valutare l’impatto sul territorio di alcune attività di contrasto alla criminalità, condividendo esperienze di promozione della cittadinanza e di educazione alla democrazia.


Alessandra Dino insegna Sociologia giuridica e della devianza presso l’Università di Palermo. Ha applicato il metodo di studio etnografico all’analisi dei processi simbolici e all’osservazione delle trasformazioni interne alla mafia siciliana. Ha dedicato particolare attenzione allo studio dei ruoli ricoperti dalle figure femminili nelle organizzazioni criminali mafiose e al rapporto che lega mafia e religione. Più di recente, ha centrato il proprio interesse sulle reti di potere mafioso e sui rapporti tra Cosa Nostra e il mondo della politica. È componente del comitato scientifico di “Narcomafie”, del comitato di redazione di “Meridiana”, del consiglio di direzione di “Historia Magistra”. Tra le sue più recenti pubblicazioni: La violenza tollerata: mafia, poteri, disobbedienza (2006); Pentiti: i collaboratori di giustizia, le istituzioni, l’opinione pubblica (2006), Symbolic Domination and Active Power: Femal Roles in Criminal Organizations (New York, 2007); Sistemi criminali e metodo mafioso (con L. Pepino) (2008); Criminalità dei potenti e metodo mafioso (2009); Novas Tendencias da criminalidade transnacional (con W. Fanganiello Maierovitch) (2010); Der Mezzogiorno und die Organisierte Kriminalität (2010); La mafia devota. Chiesa, religione, Cosa nostra (2010); Gli ultimi padrini. Indagine sul governo di Cosa Nostra (2011).


Interventi di: Roberto Lagalla, Francesco Messineo, Vito Lo Monaco, Gian Carlo Caselli, Roberto Scarpinato, Vincenzo Coppola, Walter Fanganiello Maierovitch, Franco Padrut, Rocco Sciarrone, Antonino Di Matteo, Marilena Macaluso, Mario Centorrino, Piercamillo Davigo, Andrea Dara, Teo Luzi, Salvatore Cusimano, Marco Nebiolo, Marco Panara, Alessandra Dino, Vania Contrafatto, Mirella Agliastro, Pia Blandano, Loredana Iapichino, Maurizio Muraglia, Giuseppe Intilla, Immacolata Fedele, Gaetano Paci, Francisco Rivas, Luigi Bobbio, C. Maurizio Gentile, Maria Antonietta Diana, Franco Occhiogrosso, Piergiorgio Ferreri, Giuseppina Tumminelli, Concetta Sole, Antonio Manganelli, Vincenzo Ruggiero, Nando dalla Chiesa, Giovanbattista Tona, Maria Elena Gamberini, Clara Cardella.