MERLEAU-PONTY : DE LA PERSPECTIVE AU CHIASME, LA RIGUEUR ÉPISTÉMIQUE D’UNE ANALOGIE
In: Chiasmi International, 2012
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Intendiamo riprendere, in questa sede, la discussione sulla nozione di chiasma in Merleau-Ponty, alla luce di una domanda circa il suo statuto: si tratta di una metafora, priva di ogni valore cognitivo perché nata da un trasferimento analogico ed arbitrario da un campo semantico ad un altro, o si tratta di un concetto rigoroso, suscettibile di essere messo alla prova dell’esperienza e via via perfezionato? In tal caso, qual è la natura di questo concetto? È descrittiva, euristica, oppure logica? È interessante porre questa domanda dato che non sono solamente i positivisti più ortodossi, a vedere in questo trasferimento una semplice licenza poetica. In effetti, molti tra i commentatori più autorevoli di Merleau-Ponty aderiscono alle diverse critiche sollevate intorno alla presunta natura «letteraria» di questa espressione, e ritengono che il chiasma sia una semplice metafora. Interrogheremo innanzitutto la funzione e il ruolo di questo concetto nella filosofia di Merleau-Ponty al fine di determinarne l’esatto statuto. Solo al termine di questo studio preliminare potremo mostrare come questa nozione possa gettare nuova luce sulla preoccupazione principale di Merleau-Ponty, vero e proprio filo rosso che organizza in profondità tutti gli elementi apparentemente eterogenei della sua filosofia: vale a dire, il tentativo di produrre un contro-modello della prospettiva e una nuova categoria di relazione.