Giorgio Palumbo

Finitezza e crisi del senso

La nostra insecuritas e il richiamo dell’assenza

Informazioni
Collana: Filosofie
2012, 264 pp.
ISBN: 9788857507699
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Sinossi

Tocca al nostro tempo sperimentare una vertiginosa insecuritas, segnata dal disincanto riguardo a tanti idoli di stabilità costruiti utilizzando il nome di Dio o inneggiando al potere umano. Un vento di liberazione mette sotto accusa ogni ricorso a principi dal carattere prepotente-rassicurante, mentre si affaccia il serio dubbio di essere ormai “viandanti votati all’incertezza” (E. Morin). Soprattutto, però, riceve una nuova chance quella che, da sempre, è l’attitudine più preziosa e sofferta di cui è capace la finitezza umana. Ovvero la disponibilità a lasciarsi misurare da ciò che spiazza i nostri schemi e piani di controllo: il richiamo dell’assenza proveniente dall’enigma del mondo, dall’irruzione dei volti, dal possibile celato donarsi di Dio. Che ne è, in tutto ciò, della domanda di senso? Nel testo si vorrebbe tenere aperta una questione decisiva: “custodire la finitezza” (Heidegger) implica riconoscere sfondi di ricchezza ontologica, di verità e di bene che eccedono il piano del finito e per questo donano senso, cioè ospitalità e orientamento, al prodigio e alla responsabilità del nostro cammino? Oppure è la dimensione di un senso solo umano, fasciato di contingenza, alimentato dall’errare solidale e da speranze congetturali, a dover diventare la stella di riferimento per l’avventura esistenziale? Mettendo a fuoco le difficoltà di un percorso che intende respingere sia un modo oggettivante di imbrigliare l’infinito sia la chiusura in un soddisfatto finitismo, il lavoro sviluppa analisi intorno a posizioni di Heidegger, di Gadamer, di Apel, di Levinas, e affronta poi alcune versioni attuali di ermeneutica della finitezza: quelle proposte da S. Natoli, G. Vattimo, M. Ruggenini.

Giorgio Palumbo insegna Filosofia Teoretica e Didattica della Filosofia presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Palermo. Ha dedicato le sue ricerche principalmente al pensiero di Heidegger (Heidegger e la ragione possessiva, Palermo 1985), a quello di Nietzsche (Nietzsche e la critica del valore della verità, Palermo 1990), alla filosofia di Levinas (Inquietudine per l’altro, Palermo 2001). Ha curato il volume Custodire la laicità nel tempo del pluralismo, Milano 2009. I suoi interessi più recenti hanno per oggetto le implicazioni ontologiche ed etiche del tema della finitezza nel pensiero contemporaneo, e hanno trovato sbocco in numerosi saggi, pubblicati in riviste e volumi collettanei.