
Un’attraversata fulminea nel pensiero occidentale per approdare nel regno «inscalfibile» di Architettura, dimora dell’«immagine» theologica. Un tragitto essenziale, guidato da costellazioni epistemiche, per liberarci dalla coercizione e dalla malìa del nichilismo, e nello stesso tempo, per rispondere ad un’insopprimibile istanza. Farsi penetrare dalle leggi austere della fascinazione. Premessa indispensabile per ogni autentica libertà: delle opere, del linguaggio, di ciascuno di noi. Il breve saggio iniziale e l’apparato delle «immagini» a seguire, formano di fatto un unico testo composto da due «grafie» diverse. Quella noetica del pensiero, quella visuale dei luoghi. Una duplice scrittura logico-estetica che si incarna e si espande nella materia delle opere, si dilata e si deposita nella sostanza delle forme. Un tentativo tutto rivolto all’«immagine» theologica: il volto di pietra dell’Architettura.
Renato Rizzi, è professore di progettazione architettonica allo IUAV - Venezia. Architetto e teorico ha realizzato la Casa d’Arte Futurista Depero a Rovereto. Attualmente è impegnato nella costruzione del Teatro Elisabettiano di Danzica, Polonia. Ultima pubblicazione: John Hejduk. Incarnatio (2010).