Sessismo democratico

L'uso strumentale delle donne nel neoliberismo

Informazioni
A cura di: Anna Simone
Postfazione di: Antonello Petrillo

Collana: Eterotopie
2012, 222 pp.
ISBN: 9788857508238
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Sinossi

Oggi nessuna agenzia sociale o istituzionale, così come nessuna forma di organizzazione dei saperi e della comunicazione di massa considera secondarie le donne. Sulle donne si organizzano master, corsi di formazione, campagne pubblicitarie e campagne antidiscriminazione. Delle donne si occupano il diritto, l’economia, la criminologia, la politologia, la comunicazione, il marketing etc. Eppure all’interno di queste pratiche e di questi discorsi la donna appare sempre come una “vittima”, docile e subalterna, o al contrario come un’erinni dei giorni nostri “maschilizzata”, aggressiva, violenta, spregiudicata. L’inclusione delle donne nella vita pubblica, insomma, è l’ultima frontiera del politically correct, ma sicuramente si organizza a partire da forme di produzione dello stigma che trasformano la differenza stessa in mero “differenzialismo”, ovvero in un potere in cui le stesse donne vengono “oggettivate” e, contemporaneamente, “de-soggettivate”. Non si tratta, evidentemente, di sostituire il potenziale della differenza con la logica del ritorno all’eguaglianza, né tantomeno con la logica dell’emancipazionismo. Ciò che scompare da questo tipo di narrazioni, semmai, è proprio la complessità, nonché l’eccedenza, ovvero quel bisogno di non sganciare il corpo femminile dalla sua forma di vita, dalla singolarità della sua esperienza, che certo non può ridursi a mero “oggetto” del discorso pubblico o ad un “corpo sociale” identificabile attraverso le ripartizioni identitarie. Di qui la necessità di leggere il fenomeno paradossale del “sessismo democratico” nelle società neo-liberali.

Saggi di: Lorella Cedroni, Sara Fariello, Stefania Ferraro, Michela Fusaschi, Elisa Giomi, Marzia Mauriello, Rosa Parisi, Caterina Peroni, Leandro Sgueglia, Alessandra M. Straniero.

Con una postfazione di Antonello Petrillo.

Anna Simone, già dottore e assegnista di ricerca, insegna Sociologia presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Svolge ricerche prevalentemente nell’ambito della Sociologia giuridica della devianza e del mutamento sociale. Ha già pubblicato per questa collana, Divenire Sans Papiers. Sociologia dei dissensi metropolitani (2002) e I corpi del reato. Sessualità e sicurezza nelle società del rischio (2010). Per la manifestolibri ha curato e tradotto, Noi cittadini d’Europa?, di Etienne Balibar (2004) ed è tra le curatrici del Lessico di biopolitica (2006). Ha scritto su varie riviste tra cui Sociologia del diritto e Antigone, inoltre collabora con l’Aaster, il consorzio di ricerche sociali diretto da Aldo Bonomi.