Vittorio Mazzucconi
Parlando con Benedetto
Parlando con Benedetto è un dialogo interiore, che ha preso inizio durante un breve soggiorno in un convento benedettino. Il cammino di meditazione e di ricerca di Dio che si svolge attraverso di esso è tuttavia del tutto al di fuori di un ambito confessionale ed è invece aperto a un intenso rapporto con le più libere idee, al contatto con la natura e soprattutto all’incontro con un Sé in cui sempre di più si riconosce il nostro raggiante sole interiore. Un cammino che era iniziato con una posizione indipendente e critica verso le comuni credenze religiose approda così al centro della verità e della vita, in cui il Sé si identifica nel Cristo. Con il libro prende inizio la collana dei Quaderni del Convivio, in cui sono raccolte le registrazioni dei seminari condotti da Mazzucconi sul tema centrale dell’uomo, compiendo così l’esperienza di un pensiero live, partecipato, che segue naturalmente alla maturazione interiore vissuta in questo libro.
Vittorio Mazzucconi è una personalità creativa, che si esplica in molti campi. La sua creatività è “sapienzale”, come ha scritto Riccardo Barletta, aggiungendo che, “nel disfrenamento libidico del nostro tempo, egli costituisce da decenni un argine morale e culturale”. Il lavoro sull’uomo a cui si dedica è per lui un servizio che svolge su tanti piani, oltre che con i suoi seminari: come architetto, con opere a livello internazionale, o come urbanista, elaborando una filosofia della città che sa affrontarne i problemi alla luce di una visione. Si vedano i suoi libri La Città a Immagine eSomiglianza dell’Uomo (1967) che ci parla di una metropoli etica per il nuovo millennio, La Città Nascente (1985) dedicata a una “rifondazione” di Firenze, e Il Lavoro Spirituale (2009) con cui il tema della rifondazione della città si centra in quello del rinnovamento dell’uomo, ossia di noi stessi. Uno stesso impegno, insieme artistico, etico e filosofico è espresso nella pittura di Mazzucconi.