
Josef Albers
Lettere dall'esilio, 1933-1940
Introduzione di: Maria Passaro
Collana: Arte e critica
2013, 164 pp.
ISBN: 9788857509808
Le quarantaquattro lettere che il volume qui propone, nella sua prima edizione italiana, si presentano come uno scambio su questioni artistiche e private tra due colleghi e amici nel momento in cui il mondo che conoscevano stava andando in rovina. Eppure sono una chiara manifestazione del potere dell’arte e non certo un lamento o una protesta. L’uno scrive all’altro della sua evoluzione artistica grazie agli stimoli continui che provenivano dai luoghi dell’esilio. N el 1933, gli ultimi membri rimasti al Bauhaus decidono di chiudere definitivamente la Scuola prima dei termini imposti dal Terzo Reich. Considerati artisti ‘indesiderabili’ l’esilio restava l’unica alternativa per Josef Albers e Wassily Kandinsky. Per Kandinsky è la Francia dove, con la moglie Nina, frequenta intensamente la nuova avanguardia parigina. Per Albers e sua moglie Anni sono gli Stati Uniti e, soprattutto, il Black Mountain nel North Carolina, il College dove è chiamato ad insegnare.
Josef Albers, Bottrop 1888 – New Haven 1976, pittore e designer tedesco, si formò nell’ambiente del Bauhaus, dove entrò come allievo nel 1921 e rimase come docente fino al 1933. In quell’anno si trasferì negli Stati Uniti chiamato ad insegnare al Black Mountain College (North Carolina) e in varie università americane. Nel 1968 fu eletto membro del National Institute of Arts and Letters di New York e nel 1974 divenne membro straordinario della Akademie der Künste di Berlino.
Wassily Kandinsky, Mosca 1866 – Neuilly-sur-Seine 1944, laureato in legge arriva a Monaco nel 1896 per studiare pittura. Nel 1909 pubblica Lo spirituale nell’arte che dedica alla formulazione teorica dell’astrazione e del linguaggio dei colori. Insieme al suo amico Franz Marc realizza, nel 1911, il progetto editoriale dell’Almanacco e la celebre mostra del Blaue Reiter. Nel 1922 Walter Gropius gli offre una cattedra al Bauhaus dove si trovano anche Paul Klee e Lyonel Feininger. Nel 1933 sceglie l’esilio a Parigi in seguito alla chiusura del Bauhaus da parte dei nazisti e, su consiglio di Marcel Duchamp, sceglie di vivere fino alla morte a Neuilly-sur-Seine.
Maria Passaro (Berna 1964) insegna Storia dell’arte contemporanea all’Università di Salerno. Ha pubblicato, oltre a saggi sull’arte italiana ed europea, Pittura e Poesia. Franz Marc e Else Laske-Schüler (Napoli 2000), Espressionismo in U.S.A. (Napoli 2002). Per Einaudi ha pubblicato L’arte espressionista. Teoria e storia (Torino 2009). Ha curato l’edizione italiana di Il volto e il colore. Aforismi, lettere, memorie di Alexej von Jawlensky (Milano 1995). Per i nostri tipi ha curato l’edizione italiana di Il nostro sogno. Lettere 1910-1914 di Franz Marc e August Macke (Milano 2006), L’informale (Milano 2010).