Eleonora De Conciliis

Il potere della comparazione

Un gioco sociologico

Informazioni
Collana: Eterotopie
2012, 220 pp.
ISBN: 9788857510149
Opzioni di acquisto
 Edizione cartacea  € 18,00  € 17,10
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Sinossi

Questo libro cerca di offrire una prospettiva inedita sul processo di soggettivazione umano concepito come risultato dell’attività comparativa tra gli individui, da cui dipendono anche l’attività di misurazione della natura e la produzione delle forme ideali (cioè la scienza e la stessa filosofia): se l’uomo è l’animale che (si) confronta, la comparazione intraspecifica costituisce la condotta relazionale attraverso cui emerge la nostra psichicità differenziata e si costruisce la realtà sociale, elaborando il confronto in forme sempre più stratificate e complesse.
Dopo aver chiarito cosa intende con ‘sociologia filosofica’ e in cosa consiste la peculiarità del suo sguardo, l’autrice prova ad esercitare il potere della comparazione, ossia ad applicare ironicamente alla nostra cultura il quadro concettuale proposto nel primo capitolo. Il gioco si svolge in due tempi o livelli: nel primo, che è anche il più semplice, le tracce del confronto tra superiori e inferiori vengono rinvenute in alcuni termini o luoghi esemplari del pensiero occidentale; la complessità aumenta nel secondo, dove si analizzano i processi di costruzione sociale dell’identità utilizzando in modo eterodosso la semiologia, l’antropologia e, ovviamente, la sociologia. Lo scopo è quello di ricaricare ‘a martello’ la genealogia nietzscheana: un gioco politico, più che teorico, concepito come premessa e promessa di emancipazione da ciò che Foucault chiamava ‘potere pastorale’ – il quale nasconde, oggi come ieri, una (presunta) forma di superiorità comparativa.

Eleonora de Conciliis (Napoli 1969) insegna filosofia nei licei, collabora con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e dal 2007 è caporedattrice della rivista on line di critica filosofica «Kainos» (www.kainos-portale.com). Studiosa di alcune figure della cultura ebraica diasporica (Benjamin, Canetti, Kafka, Levinas) e della sociologia tedesca (Simmel, Elias), da alcuni anni ha spostato la sua attività di ricerca su Foucault, Baudrillard e Bourdieu; attualmente si occupa delle forme assunte dal processo di soggettivazione nella società contemporanea. Ha pubblicato i volumi Favole per dialettici. Per una lettura dei racconti di Kafka (1998), L’aristocratico metropolitano. Simmel e il problema dell’individualismo moderno (1998), La redenzione ineffettuale. Walter Benjamin e il messianismo moderno (2001); Il lusso della differenza. Ipotesi sul processo di soggettivazione (2006); Pensami, stupido! La filosofia come terapia dell’idiozia (Mimesis 2008). Per Mimesis ha curato anche diversi volumi collettanei: Dopo Foucault. Genealogie del postmoderno (2007), La provincia filosofica. Saggi su Elias Canetti (2008), Jean Baudrillard, o la dissimulazione del reale (2009); Lavoro, merce, desiderio (con G. Brindisi, 2011).