
Negli ultimi millenni l’evoluzione culturale ha avuto una tale accelerazione rispetto alla evoluzione biologica, da scardinare quel rapporto di coevoluzione tra cultura e biologia in cui la cultura era ancora un adattamento a garanzia della sopravvivenza nella evoluzione per selezione naturale. Questo squilibrio provoca uno smarrimento delle originarie funzioni e del valore di alcune pratiche, prima fra tutte l’Arte. L’operazione Arte, in origine sintesi riuscita di comunicazione di significati e di contemplazione di forme con sue specifiche funzioni, regredisce, succube della razionalità filosofica, matematica e scientifica, a mera comunicazione estetica. Si impone allora la domanda se questo tramonto dell’artistico nell’estetico (narrativo, decorativo o matematico) non sia che il sintomo più appariscente di una prossima mutazione antropologica.
Renato Calligaro è pittore, grafico e vignettista di satira politica. Tra le sue opere oltre i quadri, i poemi a fumetti: Montagne, Oltreporto, Lirica 4, Zeppelin, Poema Barocco. Ha collaborato con Linus, Panorama, Espresso, La Repubblica, il Manifesto, Le Monde, Cuore, Tango, ecc. Tra le sue pubblicazioni: Cambia o non cambia?, Feltrinelli 1975, Ridateci il nemico, Feltrinelli 1977, Donna Celeste, Rizzoli 1992. Ha fondato e diretto TempoFermo, rivista di antropologia dell’arte, Campanotto 2003/08.