Riccardo Gramantieri
William Burroughs manuali di sopravvivenza, tecniche di guerriglia
William Burroughs è lo scrittore che, prendendo a prestito ambientazioni fantascientifiche e poliziesche, ha scritto un’intera opera sociologica. Autore maledetto e dalla vita dissoluta, vicino alla beat generation, di William Burroughs si è scritto molto, ma esigua è la produzione che si concentra sui suoi romanzi. Questo libro si dedica interamente agli scritti di Burroughs, alla sua letteratura così aleatoria e rappresentativa della sperimentazione formale e della paranoia dell’era spaziale. Descrivendo la propria epoca e immaginando diversi possibili futuri, Burroughs ha dato corpo letterario a concetti quali la vita come film, il rapporto sessuale come metodo di controllo attraverso il corpo e la tossicodipendenza come supremo mezzo di schiavitù. L’analisi della sua opera lo rivela un lucido sperimentatore linguistico e uno scrittore impegnato a definire, con la voce della fantascienza, il concetto del controllo subliminale delle masse, oltre a fornire coi propri libri un mezzo per eluderlo.
Riccardo Gramantieri, laureato presso le facoltà di ingegneria e di psicologia di Bologna, si occupa di letteratura e fantascienza. Ha pubblicato Metafisica dell’evoluzione in A.E. van Vogt (Bologna, 2011) e Ipotesi di complotto, paranoia e delirio narrativo nella letteratura americana del Novecento (con Giuseppe Panella, Chieti 2012).
William S. Burroughs (1914-1997) con Jack Kerouac e ad Allen Ginsberg è stato uno dei maggiori esponenti della beat generation, scrivendo romanzi come La scimmia sulla schiena e Pasto nudo. Successivamente la sua produzione si è rivolta alla fantascienza d’avanguardia con opere come La macchina morbida e Nova express, per diventare, con romanzi come Ragazzi selvaggi e Città della Notte Rossa, il padre spirituale dei movimenti rivoluzionari giovanili e underground.
Enrico Bianda - Attualità cutlurale (RSI), 21 gennaio 2019
"William Burroughs, il rock e la sperimentazione"
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