Istante
L'esperienza dell'Illocalizzabile nella filosofia di Platone
Una delle nozioni più interessanti e allo stesso tempo più provocatorie nella filosofia di Platone può essere considerata quella di istante. Concepito come l’illocalizzabile non-tempo e non-luogo in cui avviene ogni mutamento e trasformazione, in momenti chiave dell’opera platonica l’istante si presenta come cifra di esperienze centrali nell’esercizio del filosofare, sia riguardo alla dimensione conoscitiva sia riguardo alle implicazioni etiche di quell’esercizio: cifra del presente in cui l’anima sperimenta la propria tangenza con il divino così come del passaggio da una forma all’altra del conoscere. A partire da molteplici prospettive (psicologica, gnoseologica, metafisico-protologica), i contributi qui presentati valorizzano e approfondiscono le varie dimensioni del concetto platonico di istante, nel tentativo, da un lato paradossale, dall’altro, auspicabilmente, fecondo, di localizzare con la maggior precisione possibile quell’illocalizzabile, quell’átopon che, a partire da Platone, tanta fortuna avrà nella cultura europea.Una delle nozioni più interessanti e allo stesso tempo più provocatorie nella filosofia di Platone può essere considerata quella di istante. Concepito come l’illocalizzabile non-tempo e non-luogo in cui avviene ogni mutamento e trasformazione, in momenti chiave dell’opera platonica l’istante si presenta come cifra di esperienze centrali nell’esercizio del filosofare, sia riguardo alla dimensione conoscitiva sia riguardo alle implicazioni etiche di quell’esercizio: cifra del presente in cui l’anima sperimenta la propria tangenza con il divino così come del passaggio da una forma all’altra del conoscere. A partire da molteplici prospettive (psicologica, gnoseologica, metafisico-protologica), i contributi qui presentati valorizzano e approfondiscono le varie dimensioni del concetto platonico di istante, nel tentativo, da un lato paradossale, dall’altro, auspicabilmente, fecondo, di localizzare con la maggior precisione possibile quell’illocalizzabile, quell’átopon che, a partire da Platone, tanta fortuna avrà nella cultura europea.
Salvatore Lavecchia (1971) insegna Storia della Filosofia Antica presso l’Università di Udine. Ha pubblicato riguardo a Platone le monografie Una via che conduce al divino. La “homoiôsis theôi” nella filosofia di Platone (Milano 2006) e Oltre l’Uno ed i Molti. Bene ed Essere nella filosofia di Platone (Milano-Udine 2010).