
Renato De Fusco
I concetti nella storia dell'arte
Vista l’eccezionale diffusione delle immagini artistiche, cui si può accedere con i media di ogni genere, dalle guide turistiche alla rete informatica, la conoscenza della storia dell’arte richiede nuovi canali comunicativi; tale esigenza è avvertita da tutti gli autori o fruitori dell’arte. In questo saggio il nuovo mezzo didascalico e critico s’identifica con i «concetti» che hanno generato le opere e i movimenti artistici in un arco temporale che va dalla preistoria al secolo xx. Esemplificando si parla del concetto di «magia» per l’arte cosiddetta
primitiva e di quello della «post-avanguardia» per l’arte a noi più vicina. I concetti sono figure teoriche che rappresentano, descrivono, selezionano, classificano, caratterizzano gli eventi e gli artefatti sui quali l’uomo ferma la sua attenzione cognitiva. Né le proprietà dei concetti si limitano alle funzioni appena citate, essi hanno anche un valore di sintesi e di riduzione, tal che semplificano l’apprendimento e consentono di memorizzare meglio quanto si è appreso. Ciò vale soprattutto nella storia dell’arte le cui opere, proprio per essere solo in parte autoespressive, richiedono un commento linguistico, concettuale appunto, che ne illustri i precedenti, il significato e gli esiti estetico-culturali. Il saggio non è una trattazione divulgativa (aggettivo abusato e per molti aspetti falso), ma è concepito in modo da costituire un punto di partenza comune tanto per il grande pubblico, quanto per gli specialisti; il primo fermandosi laddove è consentito dalle sue esigenze e capacità, gli altri continuando fino al livello più approfondito della conoscenza. Al posto delle solite note bio-bibliografiche va detto che, quanto agli autori del libro, si tratta di un vecchio studioso, dalla produzione abbastanza nota, e di una sua giovane allieva, associati per realizzare una sintesi condivisa tra due generazioni.