
Il diario e l’amica nasce dal riferimento a quanto scrive Anna Frank per giustificare il proprio rapporto con il diario: «Ma eccomi al motivo per cui mi è venuta l’idea di tenere un diario: non ho un’amica». La tredicenne Anna manifesta voglia di scrivere e, soprattutto, voglia «di sfogarsi, una volta tanto, su diverse questioni». È il desiderio di parlare di sé ad un altro per capirsi meglio. Il tema del libro è il rapporto esistenza-autonarrazione, partendo dalla convinzione vissuta della continuità permanente ed ineludibile di un dialogo interiore. Si parla di dialogo e non di monologo, perché quando parliamo a noi stessi siamo sempre due o più di due, se abbiamo varie ipotesi con cui definirci. All’interno di questo tema generale, il volume affronta anche il tema della filosofia come forma di narrazione, ma vede pure le modalità con le quali nei secoli il racconto che ognuno, nella propria interiorità, fa a se stesso e di se stesso viene manifestato agli altri (diario, confessione, epistolario, autobiografia, racconto, linguaggi dell’arte). Tutto questa tematica viene divisa in temi e riflessioni che hanno il carattere più del frammento che del tradizionale capitolo. Ma anche questa scelta è interna ad un discorso di riflessione sull’esistenza che ogni soggetto traduce, senza soste, in racconto interiore a se stesso.
Giovanni Invitto è ordinario di Filosofia Teoretica presso l’Università del Salento. I suoi interessi scientifici riguardano soprattutto il dibattito filosofico contemporaneo. Nel 1987 ha fondato la rivista “Segni e comprensione”, ora rivista internazionale online che continua a dirigere. Negli ultimi tempi tratta soprattutto il rapporto tra filosofia e narrazione. Tra le sue pubblicazioni Le idee di Felice Balbo (1979), Sartre. Dal “gioco dell’essere” al lavoro ermeneutico (II ed. 2005), Sartre. Dio una passione inutile (2001). Con Mimesis ha tra l’altro pubblicato: La tessitura di Merleau-Ponty (2002), L’occhio tecnologico. I filosofi e il cinema ( 2005), Idee e schermi bianchi (2007), Fra Sartre e Wojtyla. Saggi su fenomenologie ed esistenze (2007), La lanterna di Diogene e la lampada di Aladino. Filosofie film narrazioni (2010), Merleau-Ponty par lui même (2010), La misura di sé tra virtù e malafede (2012).