Georg Simmel filosofo della vita
Georg Simmel filosofo della vita
La traduzione italiana del lungo saggio, scritto nel 1925 e dedicato da Vladimir Jankélévitch a Georg Simmel, mette finalmente a disposizione dei lettori un testo che, come si augurava l’autore negli ultimi anni della sua vita, invita a rileggere un filosofo che in vari periodi è stato “di moda” (anche in Italia), ma attende ancora di essere pienamente riconosciuto. Il giovane Jankélévitch offre una compiuta introduzione al pensiero simmeliano nel suo complesso. La filosofia della vita è il centro di questa penetrante e illuminante lettura, che affronta le questioni sempre attuali del rapporto dell’individuo con il relativo e con l’assoluto. Il saggio può essere considerato un modello di dialogo tra due filosofi, altrettanto significativo per illustrare gli inizi del percorso di Jankélévitch,quanto per rilanciare la forza del pensiero simmeliano.
Vladimir Jankélévitch (Bourges 1903-Paris 1985) ha insegnato Filosofia Morale alla Sorbonne dal 1951 al 1977. Numerose le traduzioni italiane delle sue opere, tra cui La musica e l’ineffabile (Milano 1998), La morte (Torino 2009), Da qualche parte nell’incompiuto (Torino 2012).
Laura Boella insegna Filosofia Morale all’Università Statale di Milano. Le sue recenti pubblicazioni: Sentire l’altro. Conoscere e praticare l’empatia, Milano 2006; Neuroetica. La morale prima della morale, Milano 2008; Il coraggio dell’etica. Per una nuova immaginazione morale, Milano 2012.