Andrea Rabbito

Il moderno e la crepa

Dialogo con Mario Missiroli

Informazioni
Collana: Eterotopie
2013, 278 pp.
ISBN: 9788857515083
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Sinossi

Gli spettacoli di Mario Missiroli si sono sempre contraddistinti per la forza dissacrante e innovativa, la profondità di pensiero e lo spirito critico amalgamati in un’espressione che ha dato vita ad un duraturo successo, affiancato, parallelamente, ad accese critiche, entrambi ricercati dall’autore. Vivo è, infatti, in Missiroli l’intento di creare delle crepe nella cultura dominate, è sempre presente il desiderio di destabilizzare e urtare, senza per questo risultare mai elitario e fine a sé stesso: nei suoi spettacoli infatti la forza dissacrante si coniuga con la riflessione, la provocazione con la funzione sociale. In questo modo di procedere e intendere l’arte si evidenzia l’attenta e precisa opera di recupero della poetica e del pensiero sorti con l’ingresso della Modernità: proprio come un artista barocco, infatti, il regista lombardo si insedia nel sistema dello spettacolo per promuovere il pensiero moderno, e per far deflagrare così, al suo interno, le concezioni e le consuetudini rassicuranti e vigenti. Su questa prassi e visione dell’arte si discute nei sette incontri avuti con il regista lombardo: riprendendo e dialogando su alcuni dei suoi più celebri spettacoli si conduce un viaggio lungo lo sviluppo della cultura moderna nelle sue differenti espressioni artistiche: dal teatro al cinema, dalla letteratura all’arte figurativa, si tracciano le tappe più rilevanti di un’idea dell’arte che trova il suo punto di approdo nelle riflessioni di Brecht, autore con il quale Missiroli condivide principalmente l’intento di innovare, rinnovare e far riflettere, senza produrre strappi e rotture ma durature e decise crepe.

Andrea Rabbito, ricercatore in Cinema, fotografia e televisione, insegna Cinema e cultura moderna e Linguaggi audiovisivi per la formazione presso l’Università degli studi di Enna “Kore”. È autore dei volumi L’illusione e l’inganno. Dal Barocco al cinema (2010), Il cinema è sogno. Le nuove immagini e i principi della modernità (Mimesis, 2012), e di diversi saggi riguardanti particolari aspetti della storia del cinema e l’ermeneutica filmica. È, assieme a Steve della Casa, direttore della collana Videns presso la casa editrice Mimesis.

Saggi introduttivi di Alberto Arbasino, Philippe Daverio, Liborio Termine, Roberto Tessari