
L'oblio del pensiero nell'istituzione psichiatrica
L'oblio del pensiero nell'istituzione psichiatrica
Questo libro presenta alcuni contributi presentati nel corso di quest’anno al Convegno di Savona e successivamente al Congresso Nazionale IIPG di Catania. Alcuni capitoli dell’autore, Quando la politica si disincarna dal sociale e Abitare e riabilitare l’istituzione e altri, unitamente al contributo dei colleghi del CRPG di Savona e della Dott.ssa. Simonetta Bonfiglio, che scrive Note su adolescenza oggi, tentano un’analisi della crisi della nostra contemporaneità e delle Istituzioni di cura come espressione di un tramonto dei valori ideali a cui esse si erano ispirate. La pervicace dimensione di una socialità sincretica e amalgamante implementa lo sviluppo e la diffusione di alcune emergenze sociali, come l’adolescenza, gli anziani e l’assistenza alle famiglie dei pazienti ad alto carico assistenziale. In tal senso l’autore propone una rilettura dell’attuale legge 180/1978 come un patrimonio culturale e ideale che va protetto e semmai migliorato attraverso la messa a punto di una prassi terapeutica non disgiunta dai processi della formazione, che vede nel piccolo gruppo di lavoro la premessa per la costituzione di una nuova mentalità e cultura all’interno dell’istituzione. I temi affrontati nel libro sono quelli sostenuti dai primi passi di un gruppo di operatori del campo PSY della cittadina savonese, già impegnati da anni nel settore della salute psicologica, e che hanno raggiunto proprio in questi giorni la ratifica di un centro culturale e di ricerca (CRPG) in stretta collaborazione con l’IIPG di Milano, con l’intento di dare alla clinica una sua collocazione fondata sulla ricerca e sulla capacità di pensiero. L’alfabetizzazione emotiva, la funzione mitopoietica, e la passione si costituiscono come gli oggetti indispensabili di un processo di cura che sempre più risente dello sfaldamento della funzione simbolica e genitoriale, in un contesto sociale in cui prevalgono patologie improntate ad una espressività con modalità sempre più primitive e muscolari. All’Io piacere e all’Io Ideale, espressione di un narcisismo fragile, si contrappone il lavoro del gruppo, strumento regolatore di un equilibrio teso da spinte arcaiche e primitive verso posizioni più evolute e condivise.
Ciriello Armando, Napoli 1962, medico psichiatra, ha conseguito diversi percorsi formativi sia in campo fenomenologico che psicoanalitico. Attualmente insegna presso la scuola di specializzazione di psicoterapia dell’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo di Milano e svolge la propria attività di psichiatra e di psicoanalista di gruppo presso l’ASL2 di Savona. Dal 2009 è impegnato in qualità di Socio e Docente IIPG alla costituzione di un gruppo di lavoro savonese per la nascita di un CRPG (centro ricerca di psicoanalisi di gruppo), in continuità con il patrimonio e l’esperienza clinica e culturale lasciata da Francesco Corrao e W. Bion.