Morris L. Ghezzi

Il processo al Conte di Cagliostro

La vita di Giuseppe Balsamo raccontata da Giovanni Barberi (1790)

Informazioni
Collana: I grandi processi
2013, 156 pp.
ISBN: 9788857515946
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Sinossi

Il volume ripubblica a distanza di oltre duecentoventi anni il resoconto del processo inquisitoriale al Conte di Cagliostro, dovuto alla penna di Monsignor Giovanni Barberi, fiscale Generale del Santo Uffizio, che nel processo ebbe il compito di fungere da Segretario della Congregazione giudicante. Questo resoconto, che purtroppo è tuttora l’unico documento disponibile per valutare gli avvenimenti giudiziari romani dell’epoca, si sofferma ampiamente più sulla vita e le gesta dell’imputato, nonché sui caratteri salienti propri della Libera Muratoria e dell’operatività delle sue Logge, che sulle risultanze ed i riscontri processuali: forse ve ne erano pochi o non si volevano fare emergere. Il testo, preceduto da un ampio commento di Morris L. Ghezzi, si presenta particolarmente significativo come esempio di processo condotto direttamente dall’Inquisizione pontificia, ma anche, ed ancor di più, come espressione della natura puramente politica dell’attività giudiziaria rivolta contro soggetti imputati per reati d’associazione e di idee.

Morris L. Ghezzi è professore ordinario di Filosofia e Sociologia del Diritto presso l’Università degli Studi di Milano; ha insegnato Teoria Generale del Diritto, Sociologia della Devianza e Sociologia del Lavoro in varie Università italiane ed estere ed è avvocato iscritto presso il Foro di Milano. è Presidente della Lega Internazionale dei Diritti dell’Uomo e del Comitato Scientifico dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa, nonché Consigliere della Società Umanitaria; inoltre è stato componente della Commissione ministeriale per la riforma del Codice di Procedura Civile. Autore di numerosi saggi ed articoli in materia sociologica e giuridica, ha pubblicato per questa casa editrice: Le Ceneri del Diritto, La Scienza del Dubbio, La Leggenda dei Tordi Ubriachi e Massoneria e Giustizia.

Giovanni Barberi (1748-1821) nel 1780 fu nominato da Pio VI Fiscale Generale del Governo. Successivamente divenne consigliere personale del Papa e in tale carica collaborò strettamente con il Segretario di Stato, Cardinale Zelada. Svolse numerosi incarichi politici e giuridici nello Stato Pontificio, tra i quali è possibile ricordare: le funzioni di Segretario per la Congregazione dei Cardinali, che studiarono le idee rivoluzionarie dell’epoca; l’atto solenne di protesta contro il re di Napoli; l’incarico di restaurare il diritto canonico dopo il periodo napoleonico, nonché di compilare il nuovo codice sanitario e di dirigere la repressione del brigantaggio nello Stato Pontificio.