Articolo
Abstract

L’articolo analizza il problema della posizione vittimaria e subordinata della donna, entrando nel merito della possibilità di superare tale condizione. Esso si focalizza sul tema delle diverse forme di femminismo e della loro paradossale lotta interna, mettendo in evidenza come le loro diverse e opposte epistemologie corrispondono alle categorie di “episteme” versus “declino degli immutabili” indicate da Severino. Poiché il problema della condizione della donna è fortemente pervasivo in tutta la storia dell’umanità e in tutte le culture, la sua risoluzione risulta essere una sfida cruciale tanto per l’etica quanto per la politica, perché essa non trova ancora una fondazione capace di resistere alla volontà di potenza che si manifesta come violenza finalizzata alla sopraffazione e all’abuso. L’articolo discute quindi come il pensiero del filosofo permetta di impostare una nuova etica della liberazione degli oppressi.

Speak the unspeakable, as ethics of waiting. From the Severino’s discourse to the awareness of the error in the solution of the feminist paradox

The article analyzes the problem of female victim-position, by entering into some difficulties which hinder the overcoming of such a state of subordination. It focuses on the different forms of feminism and their paradoxical conflict, highlighting how their different and opposing epistemologies correspond to the categories of “episteme” versus “declining immutable” indicated by Severino. Since the problem of the status of women is highly pervasive in the whole human history and in all cultures, its resolution appears to be a crucial challenge to ethics and politics, because it is not yet a foundation able to resist the will to power that is manifested as violence aimed at oppression and abuse. The article discusses how the thought of the philosopher founds a new ethic of liberation of the oppressed.