Max Scheler
Pudore e sentimento del pudore
Collana: Babel parole della filosofia
2013, 142 pp.
ISBN: 9788857516691
All’interno della fenomenologia della vita emozionale si colloca l’analisi scheleriana del pudore. Questo sentimento evidenzia la doppia appartenenza dell’essere umano: da un lato è biologicamente parte del mondo animale, dall’altro la sua componente spirituale lo avvicina alla divinità. Ma né l’animale né Dio possono provare pudore, solo l’uomo è in grado di manifestarlo in quanto costituisce il ponte, il passaggio tra la dimensione corporea e la dimensione spirituale. Il pudore colma l’abisso che si apre tra lo spirito e la sensibilità ricevendo dal primo la serietà e la nobiltà d’animo e dalla seconda lo slancio e la seduzione della passione; è paragonabile al bozzolo al cui interno l’amore cresce e si sviluppa fino a raggiungere quel livello di maturità che permette all’uomo d’impegnare il suo pensiero e la sua azione nella ricerca dei valori, senza disperdersi nel flusso delle pulsioni libidiche; esso è, dunque, una forza che protegge l’amore.
Max Scheler (1874-1928), spirito acuto e penetrante, fu uno dei più brillanti esponenti del movimento fenomenologico. Il suo interesse speculativo si focalizza sulla concretezza della persona umana e in particolare sulla ricerca di un modello etico che possa mediare tra metafisica e antropologia. Negli ultimi anni della sua vita si occupò principalmente di sociologia del sapere e di antropologia filosofica, di cui è ritenuto uno dei fondatori. Tra le sue opere ricordiamo: Il formalismo nell’etica e l’etica materiale dei valori (1916), Essenza e forme della simpatia (1923), La posizione dell’uomo nel cosmo (1928).
Maria Teresa Pansera, professoressa di Filosofia morale presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi Roma Tre, ha svolto in particolare ricerche riguardanti tematiche di antropologia filosofica e di etica contemporanea; è autrice di numerosi articoli e saggi, tra cui: L’uomo progetto della natura. L’antropologia filosofica di Arnold Gehlen (1990); L’uomo e i sentieri della tecnica. Heidegger, Gehlen, Marcuse (1998); Antropologia filosofica (2001); La dialettica tra Geist e Drang. Max Scheler e la fenomenologia della vita emozionale (2011). Ha inoltre curato l’edizione italiana delle seguenti opere: Arnold Gehlen, L’uomo e i sentieri della tecnica ( 2003), Max Scheler, La posizione dell’uomo nel cosmo (2006).