Davide Rossi
Francesco la fine del papato
"I pastori devono avere lo stesso odore delle pecore"
Francesco dice che vuole “una chiesa povera per i poveri” in cui “i pastori devono avere l’odore delle pecore”. Rifiuta alcune parole come papa, pontefice, sommo pontefice e papato, facendosi chiamare vescovo, certo di Roma, ma solo e soltanto vescovo. Veste dimesso, rifiuta anche nelle più importanti celebrazioni gli sfarzosi abiti sacri del suo predecessore, il giovedì santo lava i piedi alle ragazze e ai musulmani in un carcere minorile e sa di dover riformare la curia e lo IOR – Istituto delle Opere Religiose, magari chiudendolo, come chiede un cardinale africano, visto che l’apostolo Pietro non aveva una banca e molte attività dello IOR sono poco evangeliche. Difende i lavoratori e i migranti, preferendoli ai profitti e ai potenti. Davide Rossi, con un nuovo diario di viaggio, indaga e cerca di capire lo stato vaticano, osservandolo nei giorni tra le dimissioni di Ratzinger e l’elezione di Francesco, destreggiandosi tra incensi e tonache in una nazione tra le più piccole del mondo.
Davide Rossi, docente, storico e giornalista, è dottorando in Storia Contemporanea presso l’Università Pedagogica Nazionale di Kinshasa – Repubblica Democratica del Congo. È direttore del Centro Studi “Anna Seghers” di Milano e dalla fondazione nel 2000 del mensile on line aurorarivista.it. Dal 2012 dirige l’ISPEC, Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo di Locarno. Autore di svariati saggi dedicati alla storia, alla letteratura, alla cultura e al cinema dei paesi socialisti, ai popoli del Sud del mondo e al movimento internazionale dei lavoratori, è segretario generale del SISA - Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente, responsabile dal 2007 del “Centro di Formazione e Ricerca don Lorenzo Milani e scuola di Barbiana” per la Lombardia e il Ticino e corrispondente dall’Italia per la bolivariana “Radio del Sur” di Caracas (Venezuela). Per Radio Cittadella di Taranto segue da oltre un decennio i più importanti festival del cinema. È iscritto alla sezione ANPI/VZPI di Trieste.