Il medioevo degli antichi

I romanzi francesi della “Triade classica”

Informazioni
A cura di: Alfonso D’Agostino

Collana: Mirails
2013, 264 pp.
ISBN: 9788857518527
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Sinossi

Qual era il rapporto degli autori medievali con la classicità? Due idee dominano la coscienza e l’immaginazione dell’età mediana, la translatio imperii e la translatio studii: la doppia eredità politica e culturale che, per volere di Dio, dall’Antichità mediterranea e pagana (prima la Grecia e poi Roma) sarebbe passata, in epoca medievale, all’Europa nordica e cristiana. La visione dell’antichità che emerge dai testi letterarî e dalle miniature medievali è sicuramente attualizzata all’epoca feudale: ne fanno fede soprattutto le immagini di guerra dove, ad esempio, l’assedio di Troia è condotto da cavalieri medievali di fronte a un castello che nulla ha di antico. A tale problema e a molti altri è dedicato questo libro, che affronta lo studio dei romanzi francesi del XII secolo ispirati alle piú note vicende dell’epica classica: Tebe, Troia e la storia di Enea. In anni anteriori all’attività di Chrétien de Troyes, il piú grande poeta romanzo prima di Dante, gli autori di questa “triade classica” compiono un’operazione letteraria sperimentale: adattare l’epica antica alle nuovissime strutture del roman, mediante un processo di riscrittura che, fra l’altro, adotta il mito e l’eros come nuovi linguaggi letterarî per intessere storie di scontri passionali nell’asprezza di vicende belliche e politiche che spesso rimandano alla scottante attualità.

Alfonso D’Agostino (Brescia, 1951) insegna Filologia Romanza e Filologia Italiana nell’Università degli Studi di Milano. I suoi interessi spaziano per varî campi della Romanistica; tra i suoi libri si ricordano i Fiori di filosafi (1979), l’Astromagia di Alfonso X (1992), il Miracolo di Teofilo di Rutebeuf (2000), il Burlador de Sevilla di Tirso de Molina (2011) e Il fabliau della vedova consolata (con Serena Lunardi, 2013). 

Dario Mantovani, Stefano Resconi e Roberto Tagliani svolgono la loro attività di ricerca presso l’Università degli Studi di Milano. Dario Mantovani (Merate, 1975) si occupa di poesia trobadorica, di letteratura canterina, della materia troiana e della sua circolazione nelle letterature romanze. Stefano Resconi (Milano, 1983) si interessa di letteratura provenzale e lirica francese, con particolare attenzione ai problemi legati alla tradizione manoscritta e alla ricezione in area italiana. Roberto Tagliani (Brescia, 1974) si occupa di letteratura arturiana oitanica ed italiana, di linguistica romanza e italiana, di letteratura per musica e di testi devozionali di provenienza confraternale.