
Fulvio Chimento
Arte italiana del terzo millennio
I protagonisti raccontano la scena artistica in Italia dei primi anni 2000
Fulvio Chimento
Arte italiana del terzo millennio
I protagonisti raccontano la scena artistica in Italia dei primi anni 2000
Alcuni dei maggiori protagonisti del panorama artistico nazionale conversano sulle tendenze e le principali oscillazioni del gusto dell’arte contemporanea. 37 interviste, realizzate tra il 2011 e il 2013, in cui artisti, curatori, critici, docenti universitari, galleristi, direttori di museo e di riviste di settore, contribuiscono con opinioni, spunti, riflessioni, a fornire una chiave di lettura della scena artistica di oggi. Uno spaccato sul presente e il futuro dell’Italia, uno “spazio culturale aperto”, che accoglie personalità, stili e punti di vista differenti, talvolta contrastanti, sul modo di vivere e pensare i primi anni del nuovo secolo. Lo scopo è quello di analizzare con lucidità il presente, una delle sfide più complesse per chi tenta di riconoscere e interpretare i processi culturali, di cui l’arte contemporanea è sicuramente uno degli indici guida – oltre a rappresentare una delle espressioni più elevate del pensiero moderno –. Tra i contributi, si segnalano quelli di Gillo Dorfles, Renato Barilli, Enzo Cannaviello, Emilio Isgrò, Andrea Chiesi, Franco Guerzoni, Walter Niedermayr, Wainer Vaccari, Nico Vascellari, quelli dei direttori del Mart (Rovereto), del Castello di Rivoli (Torino) e della Galleria Civica (Modena), e quelli di professori delle Università di Bologna, Padova, Pisa e Verona.
Fulvio Chimento nasce a Roma nel 1979, si laurea in Lettere Moderne presso l’Università di Pisa. Affianca all’attività di curatela artistica varie collaborazioni editoriali. Nel 2010 cura la VII edizione di Gemine:Muse per il Comune di Modena e il Premio Starting Point (Museo Carlo Zauli, Faenza) per l’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Nel 2012 è ideatore di “Spazio Arte”, progetto mirato a creare un archivio filmico degli artisti contemporanei. Dal 2013 collabora con la Fondazione Fotografia Cassa di Risparmio di Modena.