
Che cos’è la crudeltà? Dietro alla quotidiana e disordinata enumerazione di azioni crudeli c’è una domanda filosofica irrisolta. Dalla filosofia all’arte, dall’antropologia al teatro, dalla psicanalisi alla letteratura: la crudeltà, quale espressione di un’indefinibile umana bestialità, è un enigma etico ed estetico che non può essere sciolto senza cadere in contraddizione. La barriera tra la crudeltà e il suo contrario si fa permeabile e sfumata. Questo viaggio nella tenebra, però, si rivela esercizio filosofico indispensabile per svelare la duplicità inquietante che si cela dietro a concetti apparentemente consolidati e familiari. Crudele e necessario è il percorso di una filosofia che, per essere interpretazione aperta ed inesauribile, deve rinunciare ad ogni illusoria consolazione.
Lucrezia Ercoli è dottoranda in Filosofia e Teoria delle Scienze Umane presso l’Università degli Studi di Roma Tre. Dal 2011 si occupa della direzione artistica di “Popsophia, festival del contemporaneo”. Tra le sue pubblicazioni: Gli erranti di terra in terra, la figura del viandante in Hölderlin e Friedrich (Macerata 2007); Philosophe Malgrè Soi, Curzio Malaparte e il suo doppio (Roma 2011), premio “Frascati Filosofia”; Filosofia dell’umorismo (Roma 2013).