Frammenti di vitriol giallo ocra
Un viaggio iniziatico
Anna B. Ferrara, amazzone in Harley, avvocato che non veste Prada, attrice smaliziata, autrice maliziosa, artista visiva spericolata, dirige spettacoli, teatri, la sua vita:
ULISSE
Non sono più Ulisse
Schiavo degli Undici
Con i contorni sbiaditi di un disegno cancellato dal tempo
Di qualcosa che era e che adesso si rompe nello specchio dei giorni
Un lungo sonno senza sogni in questo letto giallo e stanco
Imparerò a soffocare dentro un pezzettino di cuore
Ogni giorno
Con mille cicatrici intrappolate sotto verdi voci
E tu che spezzi il tempo
Nell’attesa di tutti i domani.
La nascita e la morte si presentano come due porte: una d’ingresso e una d’uscita, dal palcoscenico. Le luci della ribalta si accendono e mostrano il sovrapporsi di numerosi copioni convergenti verso una trama metafisicamente preesistente. Il viaggio iniziatico comincia, conduce in nuovi luoghi e genera altre esperienze, conoscenze, che trasformano il viaggiatore attraverso il trascorrere del tempo: il divenire è il Gran Sacerdote Iniziatore. La Morte, preposta all’iniziazione e, contemporaneamente, anche alla sua negazione, vorrebbe impedire, come guardiano della soglia, il persistere dell’Essere nel mondo, ma ogni traccia dell’Ente è immortale.