Damiano Bondi
La persona e l'Occidente
Filosofia, religione e politica in Denis de Rougemont
«Questa non è una semplice biografia, né tantomeno un’agiografia: è la prima monografia filosofica su Denis de Rougemont che sia stata scritta in Italia. E mi auguro che non sia l’ultima...», così leggiamo nell’Introduzione dell’autore. L’obiettivo dichiarato, dunque, è quello di colmare un gap. Prima di tutto, allora, si tratta di evidenziare che un gap effettivamente c’è: un concavo giustifica un convesso che lo colmi. Ecco perché, anzitutto, Bondi si impegna a sottolineare l’importanza di un filosofo che in Italia è conosciuto soltanto come autore di un’opera fondamentale sul fenomeno erotico, L’Amour et l’Occident (1939). Chi si trovasse a visitare i palazzi europei di Strasburgo, in effetti, rimarrebbe stupito di imbattersi in una statua monumentale a lui dedicata. Il filosofo della passione celebrato come Padre dell’Europa? Ecco che allora, ad un’analisi appena più approfondita, si verrebbe a scoprire che Rougemont non solo fu l’autore di uno dei volumi più citati del Novecento, ma anche il relatore della Commissione culturale del Congresso dell’Aia nel 1948, e addirittura il presidente della prima Tavola Rotonda del Consiglio d’Europa, nel 1952. È dunque possibile stabilire un possibile comune denominatore tra questi due orientamenti del suo pensiero, l’erotico e il politico? Bondi lo trova nella filosofia della persona, fondamento saldo e perenne di tutta la successiva costruzione teoretica del filosofo di Neuchâtel.
Damiano Bondi (1985) è dottore di ricerca in filosofia. Attualmente collabora con la cattedra di Filosofia della Religione presso l’Università degli Studi di Siena, è professore di Filosofia Contemporanea presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, e ricercatore presso la Fondazione Centro Studi Campostrini di Verona.