Si dice che gli animali siano privi di anima e che le religioni positive li escludano dalla dimensione spirituale – sono contorno delle vite dell’umano. Così anche il diritto terreno, sulla scorta di quello divino, ha normato la vita degli animali come se fossero degli oggetti e mai dei soggetti. Scoprire che, in realtà, gli animali sono teologicamente rilevanti rivoluziona anche la questione dei loro diritti non in un presunto aldilà, ma anche in un “aldiqua” in cui la loro sofferenza e morte non può più essere sostenuta dalla malvagità del banale dei nostri giorni.
Paola Sobbrio è laureata in Giurisprudenza, avvocato, iscritta all’albo degli avvocati di Marsala, dottore di ricerca in Normative dei paesi della Cee sul benessere e la protezione animale. Ha collaborato al progetto Xenome sugli xenotrapianti commissionato dalla Commissione Europea nell’ambito del Sesto Programma Quadro. Fondatrice dell’Istituto Italiano di Bioetica Sezione Sicilia e di Minding Animals Italy.
Alma Massaro è dottoranda presso il dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Genova. Nella sua ricerca si occupa di indagare le radici anglossassoni della contemporanea teologia degli animali. È editore associato della rivista Relations. Beyond Anthorpocentrism e presidente dell’associazione Minding Animals Italia. È, inoltre, associate fellow presso l’Oxford Centre for Animal Ethics. Tra le sue pubblicazioni, Lucrezio e gli animali, in corso di pubblicazione.
