Luciano Ponzio

Roman Jakobson

e i fondamenti della semiotica

Informazioni
Collana: Filosofie
2015, 284 pp.
ISBN: 9788857521466
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Sinossi

“Roman Jakobson ci ha fatto un meraviglioso regalo: ha donato la linguistica agli artisti. È lui ad aver operato la connessione vivente e sensibile tra la più esigente delle scienze umane e il mondo della creazione. Egli rappresenta, al tempo stesso con il suo pensiero teorico e con le proprie ricerche specifiche, l’incontro del pensiero scientifico e del pensiero creativo” (Roland Barthes, 1978). Roman Jakobson (Mosca 1896 - Boston 1982) fu tra i fondatori del Circolo linguistico di Mosca nel 1915, della Società per lo studio della lingua poetica (Opojaz) a Pietroburgo all’inizio del 1917 e del Circolo linguistico di Praga nel 1926. È noto il suo incontro, trasferitosi negli Stati Uniti, con Claude Lévi-Strauss durante il suo insegnamento nell’École libre des hautes études a New York. Il contributo di Roman Jakobson allo studio dei segni verbali e non verbali e quindi alla fondazione della semiotica è enorme, dato che “tutta la sua esistenza scientifica è stata l’esempio vivente di una continua Ricerca della Semiotica”, come si esprime Umberto Eco nel suo saggio del 1976 sull’influenza di R. Jakobson nello sviluppo della semiotica per il volume dedicato al suo ottantesimo compleanno, volume cui partecipò anche Thomas A. Sebeok, che volle poi fare del suo testo l’espressione del riconoscimento del ruolo svolto da Jakobson nella dottrina dei segni riproponendolo nel libro Il segno e i suoi maestri.

Luciano Ponzio (Bari, 1974), ricercatore confermato in “Filosofia e Teoria dei Linguaggi”, ha ottenuto nel 2012 l’abilitazione scientifica nazionale come professore associato. Insegna dal 2004 Semiotica del testo nel Dipartimento di Studi Umanistici della Facoltà di Lettere e Filosofia, Lingue e Beni Culturali dell’Università del Salento, Lecce. Tra le sue pubblicazioni: Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevi?, Chagall (Bari, 2000, nuova ed. 2008), Visioni del testo (Bari, 2002, 4a ed. 2010), Lo squarcio di Kazimir Malevi? (Milano, 2004), Differimentismo (Bari, 2005) e, nelle edizioni Mimesis, Differimenti. Annotazioni per un nuovo spostamento artistico (2005), L’iconauta e l’artesto. Configurazioni della scrittura iconica (2010).