Le figure dell’autorità, del dominio e del comando sono segni di un Potere che, per esercitare la sua influenza, deve, da sempre, rappresentarsi visivamente. I segni di questa visibilità appartengono alla sfera dell’ordine, contro cui, ma, più spesso, assieme a cui, si manifesta la dimensione del disordine. Il saggio riesamina criticamente, a partire dall’osservazione di una vasta documentazione iconografica, la relazione ambigua tra il consenso e la ribellione al potere, due categorie concettuali che appartengono all’universo del mito, della religione e della politica, per comprendere come tale rapporto abbia oggi acquistato inedite connotazioni a causa dell’utilizzazione di particolari strategie persuasive.
Ernesto L. Francalanci ha insegnato alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Padova e alla Californian University; Professore di Storia dell’arte nell’Accademia di Belle Arti di Venezia e Direttore del Dipartimento di Storia, Critica e Teoria del Contemporaneo; professore di Tecniche della rappresentazione alla Facoltà di Architettura di Trieste; professore di Storia dell’arte contemporanea, Facoltà di design e arti, IUAV; autore di testi di Storia dell’arte per i licei e le Università (Istituto Geografico De Agostini e Zanichelli) e di numerosi saggi di storia, di critica d’arte e di estetica (Estetica degli oggetti, 2006); collaboratore dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana (La geografia della critica d’arte, 2010).
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