Petar Bojanić

Violenza e messianismo

Informazioni
A cura di: Giacomo Petrarca
Prefazione di: Maurizio Ferraris

Collana: Filosofie Analitiche / LabOnt
2014, 182 pp.
ISBN: 9788857522333
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Sinossi

Tradotto nel problema del messianismo, la questione che poniamo in questo libro è di sapere se esista un legame tra la violenza (la guerra) e la venuta del Messia (della giustizia, della democrazia, dell’ordine, della pace). In questa prospettiva, di quanta violenza c’è bisogno? E quali figure di violenza sono in grado di condurvi? È possibile l’agire messianico? È necessario agire violentemente perché giunga una nuova epoca? Si tratta dunque di cercare l’agire che, d’urgenza, conduca all’altro e ne sia pertanto l’attesa. A tal riguardo, la filosofia come prassi è già un agire politico che possiede un potenziale messianico o rivoluzionario. Ci coinvolge, poiché essa cerca di associare e includere tutti, cerca di fare entrare in un divenire attivo o, il che è lo stesso, di far sì che nessuno rimanga passivo. Essa dimostra l’urgenza di costruire, al più presto, una città giusta. Solo ad essa, la possibilità che sopraggiunga una nuova epoca storica ci fornisce una ragione sufficiente per continuare a leggere e a fare filosofia. L’avvenire della prima è inseparabile dall’avvenire della seconda.

Petar Bojani? è direttore dell’Institute of Philosophy and Social Theory (Belgrado) e del Centre for Advances Studies (Fiume). I suoi interessi di ricerca sono rivolti alla filosofia del diritto, alla filosofia ebraica e alla filosofia della guerra. Ha insegnato all’Università di Cornell (USA), Aberdeen (UK) e Belgrado (Sr). è autore di numerosi libri e articoli, tra cui: Figures of sovereignty (2007); Provocations (2008); Homeopathy: horror autotoxicus: on violence and hypochondria: Kant, Hegel, Rosenzweig, Levinas, Derrida (2009); Provocatio. Vocatif, Ius, Revolution; Violence. The Reason of State and the Figures of Sovereignty (2008). Questo è il suo primo libro tradotto in italiano.

Giacomo Petrarca è dottorando in Metafisica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele dove collabora come cultore della materia con la cattedra di Filosofia della storia e quella di Metafisica. Si occupa dei rapporti tra l’idealismo e il pensiero ebraico (con particolare attenzione al pensiero di Franz Rosenzweig). Ha pubblicato vari saggi e curato, con G. Goria, il volume della rivista “Il Pensiero” (2/2011) dedicato alla teologia politica. È vincitore del premio per studi ebraici “Maurizio Pontecorvo” 2012 della Fondazione Roma Sapienza.