Silvia Marzano

L’eredità di kant e la linea ebraica

Informazioni
Collana: Essere e libertà
2014, 290 pp.
ISBN: 9788857522517
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Sinossi

Con una Prefazione inedita questi studi (1979-2010) interrogano l’eredità kantiana in una doppia valenza: il concetto positivo di limite e di simbolo posto fra conoscere e pensare come un “di più” e un medio (Jaspers, Ricoeur, Pareyson) e d’altro lato l’impossibile e la cancellazione. In questo secondo senso (Lévinas, Derrida, Blanchot) si avverte “un’aria di famiglia” con la teologia negativa, in particolare dionisiana, che intesa criticamente ricorda dall’Osservazione sul sublime della Critica del Giudizio il tema dell’Esodo “Non ti farai immagine o figura” e il movimento interminabile di ciò che non può presentarsi e ciononostante si presenta. Jaspers, in dialogo anche con Heidegger e con il Tao, sembra guardare dai due lati, il bello e il sublime, le cifre e un continuo naufragio, e in una comunicazione unendlich nell’urto con culture “altre” propone un concetto esistentivo di limite come ‘Uno’ storico. A partire da questi esiti si intravede anche in Kant una linea “ebraica”: dal soffio di una differenza incommensurabile – che per Lévinas “si consuma” capovolgendosi nell’uno per l’altro – e dalle “grandezze negative” del saggio omonimo (1763) al focus imaginarius della dialettica trascendentale fino all’antinomicità e all’aporia del sublime. Una linea che sembra connettersi a un paradossale nietzschianesimo post-nietzschiano (“ e se fossimo dei sognatori?” Lévinas). Infine il come se e la finzione di Vaihinger esprimono un criticismo radicale e pragmatico nel rapporto fra rappresentazione e oggetto.

Silvia Marzano, laureata in Filosofia teoretica, è stata per molti anni docente di Ermeneutica filosofica nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. Fra le sue opere Aspetti kantiani del pensiero di Jaspers (1974), Il sublime dell’ermeneutica di Luigi Pareyson (1994), Jaspers, Lévinas e il pensiero della differenza. Confronti con Derrida, Vattimo, Lyotard (1999) e le raccolte di poesia Anemoni bianchi (2001), Arcani di-segni (2007), Poesie per la mamma (2013).