
Caterina Croce
L'ombra di Pólemos, i riflessi del bios
La prospettiva della cura a partire da Jan Pato?ka e Michel Foucault
Caterina Croce
L'ombra di Pólemos, i riflessi del bios
La prospettiva della cura a partire da Jan Pato?ka e Michel Foucault
A partire dalle riflessioni di Jan Pato?ka e dagli studi di Michel Foucault, il tema della cura – di sé, dell’anima, degli altri, del mondo – si annuncia in quanto forma di relazione etica. Nell’eclissi dei sistemi valoriali tradizionali, le ricerche sulla cura permetterebbero di delineare i vettori lungo i quali le prassi etiche che i singoli ingaggiano con se stessi entrano in rapporto con la politica, giungendo a riformulare i termini della responsabilità collettiva. Muovendo dalle nozioni di epimeleia tes psyches (nel caso di Pato?ka) e di epimeleia heautou (nel caso di Foucault), si indaga il significato del termine “anima” nel contesto della fenomenologia asoggettiva di Pato?ka e il concetto di “sé” presente nell’ultimo Foucault. La nozione foucaultiana di processo di soggettivazione suggerisce un terzo possibile correlato della cura: il bios nel senso duplice di stile di esistenza e di orizzonte ontologico dell’essere in comune. Si profila così la possibilità di una cura del bios che sia insieme “legame di vita” e “modo di vita”.
Caterina Croce si è laureata in Scienze Filosofiche nel 2009 presso l’Università degli Studi di Milano con una tesi sul concetto di comunità nel pensiero di Roberto Esposito, Judith Butler e Jan Pato?ka. Nel 2013 ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Filosofi a delle Scienze Sociali all’interno di un progetto di co-tutela tra l’Università degli Studi dell’Insubria e l’Università Jean Moulin di Lione. Ha pubblicato numerosi articoli e nel 2012 ha curato per Orthotes un volume sul pensiero di Pato?ka intitolato Pensare (con) Pato?ka oggi.