Tino Costa
La versione originale
Trieste-Vienna, ex-periferia ex-centro, alla ricerca della versione originale di Vom Tode del compositore Karl Horwitz, allievo di Arnold Schoenberg, dedicata alla morte di Gustav Mahler. La storia di un’ossessione. Non una rivisitazione di un’improbabile felix Austria o del mondo di ieri, ma un viaggio di formazione tra identità e alterità attraverso l’incontro, che è anche un omaggio, con figure e miti cruciali della cultura mitteleuropea. La musica, che proprio a Vienna si era manifestata in modo emblematico con una pluralità di apporti, di labirintici intrecci tra voci e linguaggi diversi, diviene metafora del più generale rapporto tra arte e vita, etica ed estetica, normalità e follia. Nei frammenti, visioni, inaspettate esperienze in cui vengono meno i confini tra realtà e illusione, riemergono le tracce delle tragedie individuali e collettive che hanno costellato il Novecento. Il tormentato rapporto col passato riaffiora in modo mai definitivamente concluso. Nessuna facile salvezza, solo sentieri, luci improvvise e provvisorie, possibili percorsi e luoghi dell’abitare.
Tino Costa vive a Padova. Ha scritto dei saggi sull’estetica e la filosofia contemporanea. Si occupa, tra l’altro, del rapporto tra mythos e logos alle origini della cultura occidentale.