Albert Einstein, Max Born, Hedwig Born

Scienza e vita

Lettere 1916-1955

€ 28,00  € 26,60

Albert Einstein, Max Born, Hedwig Born

Scienza e vita

Lettere 1916-1955

Informazioni
Introduzione di: Werner Heisenberg
Presentazione di: Bertrand Russell

Collana: Filosofia/Scienza
2015, 324 pp.
ISBN: 9788857526096
Opzioni di acquisto
 Edizione cartacea  € 28,00  € 26,60
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Sinossi

In questo scambio epistolare tra due giganti della fisica del Novecento sono riassunte le grandi difficoltà interpretative del formalismo quantistico, ancora oggi oggetto di vivaci dibattiti. Mentre Einstein riteneva che la meccanica quantistica nella sua interpretazione standard fosse incompleta, Born, che propose per primo l’interpretazione probabilistica della funzione d’onda, era in profondo disaccordo proprio sulla necessità di modificare la teoria introducendo nuove variabili da essa non descritte. Poiché questo straordinario dibattito verteva sui fondamenti concettuali della nuova meccanica quantistica, esso aveva un carattere che si può senz’altro definire filosofico. In più, l’epistolario chiamava in causa anche problemi umani, politici e sociali profondamente radicati nel periodo storico che va dal 1916 al 1955. Il titolo Scienza e vita è quindi quanto mai appropriato per dar conto dell’inestricabilità dei problemi scientifici con quelli filosofici in senso lato.

Albert Einstein nacque a Ulm in Germania nel 1879. nel 1905 formulò la teoria della relatività speciale, confermò l’esistenza degli atomi e pose le basi per la meccanica quantistica. Nel 1916 formulò la teoria della relatività generale, che divenne la base per costruire il primo modello cosmologico-relativistico, da lui proposto nel 1917. Fu insignito del Premio Nobel per la fisica nel 1922 per i suoi studi sull’effetto fotoelettrico. Nel 1933 fu costretto ad emigrare negli Stati Uniti a causa dell’avvento del nazismo. Morì a Princeton nel 1955.

Max Born nacque a Breslau in Germania nel 1882. Contribuì in modo decisivo alla formulazione della teoria quantistica grazie ai suoi studi sulla meccanica delle matrici, che aprirono le porte alla noncommutatività come elemento chiave per la formulazione della teoria. Costretto a fuggire dalla Germania perché ebreo, fu insignito del Premio Nobel nel 1954 per i suoi studi sulla trattazione quantistica dei processi di collisione tra particelle e sull’interpretazione probabilistica della funzione d’onda. Morì in Germania a Göttingen nel 1970.

Mauro Dorato Insegna Filosofia della Scienza all’Università Roma Tre. Laureato in Filosofia e in Matematica a “La Sapienza”, ha conseguito un Ph.D. in Filosofia alla Johns Hopkins University di Baltimora. Oltre a vari articoli su riviste internazionali, ha scritto monografie in italiano e in inglese, l’ultima delle quali è Che cos’è il tempo, 2013. Dal 2012 dirige con Carl Hoefer lo “European Journal for Philosophy of Science” ed è coordinatore del dottorato in Filosofia dell’Università degli Studi Roma Tre e dell’Università di Roma “Tor Vergata”.