Victorien Sardiou

Polifonie della rappresentazione

Informazioni
A cura di: M. Cambiaghi, S. Feloj, M. Mazzocut-Mis, A. Thulard

Collana: Filosofie del teatro
2015, 276 pp.
ISBN: 9788857526348
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Sinossi

«Io non ho cambiato mestiere, ho cambiato ruolo, ecco tutto», così Sardou descrive la sua Teodora, divenuta imperatrice di Bisanzio dopo essere stata una cortigiana e una famosa attrice di spettacoli licenziosi. Opera del 1884, la Théodora di Victorien Sardou si presenta immediatamente agli spettatori dell’epoca come un’opera ricca, quasi maestosa. La ricchezza si riscontra nella scenografia, nella recitazione, ma anche nella sua ricezione e nella sua diffusione. La Théodora può essere, quindi, considerata come una via privilegiata d’accesso non soltanto alla produzione di Sardou ma anche a quel contesto, particolarmente vivo, che è il mondo teatrale francese della seconda metà del XIX secolo. L’intento del presente volume è allora quello di riflettere la ricchezza che contraddistingue quest’opera teatrale e raccogliere differenti letture che si collocano non soltanto nella storia del teatro o nell’ambito dell’estetica, ma anche nella storia del cinema e dell’arte, negli studi di genere e nella storia dei media. Nel testo saggi, in italiano e in francese, di: Maddalena Mazzocut-Mis, Maria Ida Biggi, Isabelle Moindrot, Olivier Bara, Raffaele De Berti, Elisabetta Gagetti, Carla Castelli, Gemma Beretta, Claudio Toscani, Mariagabriella Cambiaghi, Aline Marchadier, Guy Ducrey.

Mariagabriella Cambiaghi insegna Drammaturgia e Storia del teatro contemporaneo presso l’Università degli Studi di Milano. Fra le sue più recenti pubblicazioni: Le commedie in commedia (Bruno Mondadori, 2009), Il caffè del teatro Manzoni (Mimesis, 2013) e I cartelloni drammatici del primo Ottocento italiano (Guerini e Associati, 2014).

Serena Feloj è docente a contratto in estetica presso l’Università degli Studi di Pavia e lavora presso il Max Planck Institut für empirische Ästhetik. Tra le sue più recenti pubblicazioni la curatela di Filosofia e Follia. Percorsi tra il XVI e il XVIII secolo (Mimesis, 2012) e Il sublime nel pensiero di Kant (Morcelliana, 2013).

Maddalena Mazzocut-Mis insegna Estetica ed Estetica dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Milano. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Il senso del limite. Il dolore, l’eccesso, l’osceno (Le Monnier, 2009), Corpo e voce della passione. L’estetica attoriale di Jean-Baptiste Du Bos (LED, 2010), La forma della passione: linguaggi narrativi e gestuali del Settecento francese (Le Monnier, 2014).

Adeline Thulard è dottoranda in cotutela presso l’Université Lumière Lyon 2 e l’Università degli Studi di Milano. Tra i saggi più recenti: Rencontre intime prédictive sur les scène contemporaine (Le Crachoir de Flaubert, 2012), Conflitto sintomatico nelle immagini sceniche (Itinera, 2013).