manifestAzioni
I manifesti avanguardisti tra performance e performatività
Collana: Cosmo
2015, 182 pp.
ISBN: 9788857527031
La durevole fascinazione esercitata dal manifesto avanguardista nasce dalla particolare modalità comunicativa che esso realizza, abbattendo le barriere tra realtà e letteratura. Espressione di forti tensioni ideologiche in ambito letterario, politico e sociale, il manifesto avanguardista si ripromette di rielaborarle per il pubblico in maniera diretta e spesso polemica. È atto performativo, in senso sia teatrale che retorico, messa in scena dalla fruizione interattiva e atto linguistico perlocutorio e illocutorio, che non si limita a prefigurare bensì istituisce una nuova realtà. Mentre dice cos’è e come va fatta la letteratura, il manifesto è e fa letteratura: affermando, esso compie, e la parola tradotta in (re)azione diventa “manifestAzione”. Riunendo studi dedicati al manifesto avanguardista in varie aree linguistico-culturali, questo volume mira a fornire un contributo alla definizione concettuale di tale “oggetto culturale” in una prospettiva multidisciplinare come genere interstiziale e ibridazione di modalità espressive, retoriche e codici differenti all’insegna della performatività.
Alessandro Catalano è ricercatore di Lingua e Letteratura ceca presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università degli Studi di Padova. Si occupa di realismo socialista ceco, letteratura samizdat e dissenso, controriforma e storia dell’Europa centro-orientale. Ha pubblicato due monografie e varie traduzioni dal ceco. Insieme a Simone Guagnelli ha fondato e diretto la rivista eSamizdat (http://www.esamizdat.it/).
Massimo Maurizio è ricercatore di Lingua e Letteratura russa presso il Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne dell’Università di Torino. Autore di due monografie, si occupa di poesia contemporanea e post-avanguardia nel periodo staliniano. Ha tradotto autori del XX secolo e recentemente curato un’antologia di poesia russa contemporanea.
Roberto Merlo è ricercatore di Lingua e Letteratura romena presso il Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne dell’Università di Torino. In ambito letterario si è occupato di letteratura romena dell’Otto-Novecento. Ha al suo attivo una monografia e varie traduzioni di autori romeni contemporanei.