Emiliano La Licata

Il terreno scabro

Wittgenstein su regole e forme di vita

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Emiliano La Licata

Il terreno scabro

Wittgenstein su regole e forme di vita

Informazioni
Collana: Filosofie
2014, 142 pp.
ISBN: 9788857527109
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Sinossi

Il terreno scabro è una espressione che Wittgenstein usa nelle Ricerche filosofiche per segnare una frattura teorica dalla quale nasce una nuova filosofia. In questa e attraverso questa, egli vuole allontanarsi dal mondo ideale che la purezza cristallina della logica immagina, quel mondo ideale che era stato pensato durante le riflessioni giovanili e che aveva trovato espressione nel Tractatus logico-philosophicus. Il filosofo viennese vuole allontanarsi da un mondo ideale dove non esiste movimento, cioè trasformazione e mutamento. La fase filosofica di Wittgenstein post Tractatus, incarnata nelle Ricerche filosofiche, nasce all’insegna della volontà di osservare il linguaggio reale, non la sua versione immaginaria, ideale e semplificata. Wittgenstein desidera osservare il linguaggio che si parla tutti i giorni e non solo il linguaggio studiato dai logici. Cosa significa muoversi sul terreno scabro del linguaggio reale? In primo luogo, l’attrito del terreno scabro frena il movimento filosofico verso l’alto, verso la metafisica del linguaggio, il quale, piuttosto che diventare ideale, rimane sempre ancorato all’immanenza della realtà. L’attrito evita che si spicchi il volo verso un fuori trascendente, ideale e metafisico, dove tutto fila liscio come su una lastra di ghiaccio. Il terreno dell’immanenza è, invece, il terreno delle relazioni linguistiche, delle pratiche umane che si concretizzano nella prassi delle forme di vita: nell’antropologia delle forme di vita.

Emiliano La Licata è dottore di ricerca in Filosofia del linguaggio. Teoria e Storia (Università di Palermo, Università di Roma “Sapienza” e Università della Calabria) e in Scienze Cognitive (Università di Messina). Ha perfezionato la sua formazione all’estero con una borsa di studio DAAD presso la Freie Universität Berlin ed è stato assegnista di ricerca presso The Wittgenstein Archives at the University of Bergen. Ha pubblicato articoli su riviste specializzate e un libro con la casa editrice Mimesis (Giocare sull’orlo del caos. La creatività del linguaggio tra l’epistemologia della complessità e la filosofia di Wittgenstein). Le sue ricerche si concentrano sulla filosofia di Wittgenstein in relazione alla filosofia continentale e sugli effetti sociali dei discorsi e delle pratiche introdotte dalle contemporanee scienze della mente