
Il testo rappresenta un’introduzione alla storia del Xinjiang, dalla preistoria fino al 1949, anno dell’istituzione della Repubblica Popolare Cinese. Il principale proposito del volume è quello di sottolineare il ruolo strategico della regione, oggi estremo confine occidentale della Cina e tradizionalmente uno dei principali snodi lungo la via della seta. Attraverso un’analisi storica ma anche geografica e letteraria, il testo mostra come la posizione “centrale” del Xinjiang abbia favorito l’approdo in regione di influenze, popolazioni e culture variegate, contribuendo alla formazione di civiltà ricche e straordinariamente complesse. L’opera si rivolge ad un pubblico non necessariamente accademico, ed è basata su anni di ricerca in Xinjiang e sull’analisi di fonti primarie e secondarie di diverso genere. Si tratta della prima storia del Xinjiang pubblicata in lingua italiana, e colma così un vuoto importante nella letteratura sulla Cina nel nostro paese.
Alessandro Rippa è postdoc presso l’università Ludwig-Maximilian di Monaco di Baviera, affiliato al progetto “Remoteness and Connectivity: Highland Asia in the World” finanziato dal consiglio Europeo della ricerca. Alessandro ha ottenuto il dottorato in antropologia presso l’università di Aberdeen, ha vissuto in Cina per diversi anni e condotto ricerca etnografica in Xinjiang e Pakistan tra il 2009 e il 2013.
Simone Pieranni - Il Manifesto, 2 novembre 2018
"Sorvegliare e punire il laboratorio sociale della Cina"
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Alessandro Rippa - China-files.com, 9 ottobre 2015
"Xinjiang. Il cuore dell'Eurasia"
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