Articolo
Abstract

Prendere sul serio gli scritti di Emanuele Severino significa rendersi conto che il suo sconcertante discorso filosofico è tutt’altro che astratto e lontano dalle urgenze del nostro tempo. Invitandoci a mettere in discussione le nostre convinzioni più radicate, ci consente piuttosto di guardare ad esso e a noi stessi in modo diverso, oltrepassando la logica del volere e del potere. Per questo propongo di intendere l’ontologia di Severino come una ontologia “anarchica”, che ci invita ad obbedire ad un ordine – il destino della verità – non contaminato dal potere.

The power is never good: Emanuele Severino’s “anarchist” ontology

My essay intends to concentrate seriously on Emanuele Severino’s writings, mainly because his disconcerting philosophical thought is neither an abstraction nor is it far from our times emergencies. Severino invites us to discuss our strongest beliefs and allows us to look differently to our world and to ourselves, going beyond the viewpoint of the will and the power. These pages suggest considering Severino’s ontology as an “anarchist” ontology that invites us to obey to a necessity not corrupted by the power.