Richard Wagner

Il giudaismo nella musica

Informazioni
A cura di: Leonardo V. Distaso

Collana: Minima Volti
2016, 172 pp.
ISBN: 9788857532981
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Sinossi

Richard Wagner è riconosciuto come uno dei più importanti musicisti di ogni epoca; per molti è il più grande compositore romantico, per Nietzsche il massimo esempio dello spirito dionisiaco nella storia della musica stessa. Non tutti sanno, però, che Wagner fu un convinto antisemita; precursore e propugnatore delle tesi razziste che, proprio negli anni in cui scriveva questo pamphlet, stavano cominciando a depositarsi nella coscienza collettiva del popolo tedesco. Tesi forti, basate sull’ideologia del pangermanismo e della superiorità della razza ariana; tesi che confluiranno nell’antisemitismo nazista. Dopo lo scandalo dei Quaderni neri di Heidegger, questo manifesto dell’antisemitismo wagneriano, poco conosciuto e praticamente introvabile, consente di fare un ulteriore passo avanti nella comprensione delle origini di un male che ha attraversato dall’interno i gangli vitali della cultura europea.

Richard Wagner (1813-1883) fu compositore, poeta, librettista, regista teatrale, direttore d’orchestra e saggista tedesco. È riconosciuto come uno dei più importanti musicisti di ogni epoca, nonché massimo esponente del romanticismo musicale. Tra le sue composizioni più importanti, non si possono non citare L’olandese volanteL’anello del NibelungoTristano e IsottaParsifal e l’Idillio di Sigfrido. Fu anche un prolifico saggista; tra i suoi testi più famosi: L’arte e la rivoluzione (1849); L’opera d’arte dell’avvenire (1849); Opera e dramma (1851).

Recensioni

Sandro Cappelletto - La Stampa, 19 luglio 2016
"Wagner, l'ebreo si redime"
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Donatella Di Cesare - Il Corriere della Sera, 14 agosto 2016
"Wagner sovverte Wagner"
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Mattia Rossi - Il Giornale, 28 agosto 2016
"Wagner antisemita per la prima in versione integrale"
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Michele Lupo - alibionline.it, 2 novembre 2016
"Da Mimesis il libello Il giudaismo nella musica di Wagner"
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Giulio Busi - Il Sole 24 Ore, 8 gennaio 2017
"Non c'e? Torah senza canto"
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